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Albiceleste

Argentina da leggenda: è possibile un’altra cavalcata trionfale?

Lionel Scaloni, Ct Argentina
Messi e compagni non sono ancora pronti a dire basta: vogliono continuare a vincere per entrare ancor di più nella storia
Federico Grimaldi
Federico Grimaldi

Dopo aver conquistato due Copa America e soprattutto il Mondiale in Qatar, l’Argentina si presenta ai nastri di partenza della nuova stagione internazionale con un peso diverso: quello di chi ha tutto da perdere. L’Albiceleste di Scaloni ha ritrovato identità, compattezza e orgoglio nazionale, ma ora arriva la sfida più dura: confermarsi. Con Lionel Messi ancora leader e una generazione matura alle spalle, l’obiettivo è chiaro: dimostrare che il trionfo non è stato un picco isolato, ma l’inizio di un nuovo ciclo vincente.

Argentina, due copa America e un Mondiale: possono bastare?

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Dopo aver alzato al cielo due Copa America e un Mondiale, l’Argentina si ritrova davanti a una domanda inevitabile: può bastare? Per molti, un ciclo del genere basterebbe per entrare nella leggenda. Ma non per questa Albiceleste. Perché chi ha conosciuto la gloria più alta, spesso scopre che il vero desiderio non è accontentarsi, ma rimanere lassù. La squadra di Scaloni ha ancora la struttura, l’esperienza e la guida per continuare a vincere, e forse il traguardo non è solo conservare lo status di campione, ma costruire una dinastia. L’età avanzata di alcuni leader come Messi rende il futuro incerto, ma la fame del gruppo è intatta. E allora perché fermarsi? L’Argentina ha già dimostrato di essere la più forte: ora può provare a diventare immortale.

Lionel Scaloni, Ct Argentina

Capitolo Messi

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Lionel Messi è molto più di un calciatore per l’Argentina: è un destino condiviso, un sentimento collettivo che lega milioni di persone a un uomo e alla sua maglia numero 10. Dopo aver portato l’Albiceleste sul tetto del mondo con il trionfo in Qatar, non c’è dubbio che anche oggi, nonostante l’età che avanza, la Nazionale riparta da lui. Non per nostalgia, ma per convinzione. Perché quando Messi è in campo, tutto può ancora accadere. Ogni pallone che tocca è un'idea che prende forma, un rischio che diventa opportunità, un gesto che può riscrivere la storia.

Argentina da leggenda: è possibile un’altra cavalcata trionfale?- immagine 3

Ha cambiato la percezione di sé stesso, da talento solitario a leader maturo, capace di prendersi sulle spalle una squadra e un Paese intero. E anche se il tempo passa, resta l’unico in grado di tenere unito quel filo invisibile tra passato glorioso e futuro possibile. Il Mondiale del 2026 sarà forse il suo ultimo ballo con l’Albiceleste, e proprio per questo sarà il più atteso, il più emozionante. Se l’Argentina vuole continuare a vincere, dovrà affidarsi ancora a Messi. Non per abitudine, ma perché finché ci sarà lui, ci sarà speranza. Con lui in campo, l’impossibile continua a sembrare a portata di mano.

Il ciclo dell'Argentina non è finito

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L’Argentina, già qualificata per il Mondiale 2026, si presenta come una delle nazionali più temibili e promettenti per il futuro, con una squadra che ha tutte le carte in regola per puntare ancora una volta al trionfo. Con un anno da qui all'inizio della competizione, la selezione di Scaloni ha tutte le potenzialità per essere ancora una volta protagonista. Lionel Messi sarà ancora lì. Accanto a lui, il talento di Lautaro Martínez, in piena carriera, e il dinamismo di Julian Álvarez, il giovane che ha già dimostrato di saper fare la differenza nelle occasioni che contano. Ma non finisce qui, perché l'Argentina potrà contare su nuovi innesti che potrebbero arricchire ulteriormente la qualità di un gruppo già straordinario. Due giovani promesse come Mastantuono e Paz, che portano freschezza e qualità, potrebbero integrarsi perfettamente in un sistema di gioco che non conosce incertezze.

mastantuono

La vera forza dell'Argentina, però, è il suo centrocampo, con Enzo Fernández, Alexis Mac Allister e Leandro Paredes, una linea mediana che è tanto solida quanto creativa, capace di dominare il gioco e dare equilibrio. Scaloni ha saputo costruire una squadra che gioca come una macchina perfetta, compatta e affiatata, capace di dominare le partite in ogni parte del campo. Nonostante l’incredibile successo ottenuto con la vittoria della Copa America e del Mondiale, il ciclo non è ancora finito. Scaloni ha ancora tanta fame, ha in mente nuovi traguardi e non ha intenzione di fermarsi. Il ciclo argentino ha ancora tanto da offrire, e la possibilità di ripetersi e conquistare la Coppa del Mondo nel 2026 è più di un sogno: è una realtà che sta prendendo forma. Il cammino verso il Qatar è stato il segnale di un gruppo che è cresciuto e che ora ha tutte le carte in regola per continuare a sognare in grande. L'Argentina è pronta, con Scaloni al comando, a scrivere un altro capitolo della sua grande storia calcistica.