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La Champions League entra nel vivo. Tra conferme e sorprese, sono rimaste otto squadre a contendersi la coppa dalle grandi orecchie. Tutti gli occhi saranno sicuramente puntati sul Real Madrid, chiamati a difendere il titolo contro un'altra inglese, l'Arsenal di Mikel Arteta. La partita di andata si disputerà domani alle 21 all'Emirates Stadium, il ritorno mercoledì 16 aprile al Santiago Bernabeu.
Duri in difesa ed implacabili in attacco. Praticamente una macchina da guerra. E' così che si presenta l'Arsenal alla sfida contro il Real Madrid. La squadra di Mikel Arteta ha dimostrato fin qui di poter competere con tutti. Di non temere nessuno e, allo stesso tempo, farsi temere da qualsiasi avversario si trovi davanti. Una prova di forza messa in evidenza già nel girone eliminatorio, chiuso al terzo posto posto con 19 punti, frutto di sei vittorie, un pareggio, una sola sconfitta, ben 16 reti realizzate e solo 3 subite (solo l'Inter ha fatto meglio con appena 1 rete).
Una forza così schiacciante tanto da mettere in ginocchio il PSV in meno di 30 minuti. Anche i giustizieri della Juventus si sono dovuti inchinare all'evidente superiorità dei Gunners incassando un clamoroso 7-1 casalingo e subendo così la peggior sconfitta della loro storia in questa competizione. Con il pareggio per 2-2 nella partita di ritorno ben nove sono state le reti degli inglesi tra andata e ritorno. Il Real Madrid è avvertito.
Stesso discorso non si può dire per il Real Madrid. I campioni in carica hanno faticato molto più del previsto, andando anche molto vicini ad una clamorosa eliminazione già nel girone eliminatorio. La sconfitta per 2-0 sul campo del Liverpool sembrava aver fatto entrare i blancos in un tunnel buio dal quale sembrava ormai impossibile uscire, ma le vittorie contro Atalanta, Salisburgo e Brest hanno rilanciato la squadra di Ancelotti ad una sudatissima qualificazione ai playoff. Un playoff che aveva già il sapore di una finalissima.
Il Real pesca infatti il Manchester City. Altra sorpresa negativa del torneo. Una qualificazione agli ottavi che vale un'intera stagione. Dopo uno spettacolare 2-3 per i Blancos all'Etihad Stadium, Mbappé annienta da solo i Citizens con una tripletta nella gara di ritorno (3-1) e regala così a Re Carlo il derby contro l'Atletico. La vittoria del Real per 2-1 all'andata in una sfida dalle mille emozioni è il preludio di quella che sarà la gara di ritorno al Metropolitano: alla squadra di Simeone bastano pochi secondi per andare in vantaggio e portare la sfida ai supplementi e poi ai rigori, con in mezzo un penalty tirato alle stelle da Vinicius. La sfida dagli 11 metri vede, ancora una volta, uscirne vincitori i Blancos grazie agli errori di Alvarez (che tocca due volte il pallone) e di Llorente e al gol decisivo di Rudiger. I tifosi del Real possono continuare a sognare.
Una stagione memorabile per l'Arsenal ma, allo stesso tempo, piena di rimpianti. Secondo posto in Premier League (ma a -14 dal Liverpool), eliminato al terzo turno in FA Cup e fuori in semifinale in League Cup. La Champions League, dunque, rimane l'ultima occasione per portare a casa almeno un trofeo. Mikel Arteta ha più volte utilizzato il 4-3-3 e il 4-4-2 con Odegaard principale punto di riferimento e mago negli assist. Declan Rice è uno dei giocatori che fanno l’elastico alternando profondità e appoggio incontro. Partey invece è il classico recupera palloni, quell’uomo davanti alla difesa che ogni allenatore non rinuncerebbe mai.
Una solidità venuta però a mancare nelle ultime settimane a causa dei continui infortuni che stanno colpendo i Gunners. Dopo Havetz e Gabriel Jesus, fuori entrambi per tutta la stagione, alla lista degli infortunati si sono aggiunti Gabriel Magalhães, Jurriën Timber e Riccardo Calafiori. Problemi che si sono fatti sentire sul campo, soprattutto nel settore difensivo, adesso molto più vulnerabile e, nella sfida con il Real Madrid, queste assenze rischiano di avere un peso enorme. Molto enorme.
Con la difesa dell'Arsenal fortemente condizionata dagli infortuni la situazione volge tutto a vantaggio del Real Madrid, soprattutto quando si ha in attacco un Kylian Mbappé semplicemente mostruoso. Il francese ha realizzato 31 reti in 44 partite tra campionato e coppe e con al fianco fenomeni come Vinicius, Rodrygo e Bellingham il reparto offensivo dei Blancos diventa una macchina da goal che non risparmia nessuno. Questo grazie anche ad un mostro a centrocampo chiamato Federico Valverde, accompagnato dall'esperienza del "mai giovane" Luka Modric.
Tuttavia, anche la squadra di Ancelotti ha dimostrato di avere grandi lacune difensive nel corso della stagione: 61 le reti subite in totale, buona parte delle quali arrivate per errori imperdonabili dei difensori. Rudiger da solo non può reggere l'attacco avversario e le sue assenze non hanno fatto altro che rendere ancora più evidente la debolezza del reparto difensivo. Un vizio che i Blancos ancora non riescono a togliersi e anche se l'Arsenal si presenterà con un attacco mezzo spuntato ciò non vuol dire che si debba abbassare la guardia. Soprattutto se si è i campioni in carica.
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