Doppi ex
Turno infrasettimanale in Liga che vedrà in campo Atletico Madride Rayo Vallecano per affrontarsi in uno dei diversi derby madrileni del campionato spagnolo. In particolare, tra una delle due squadre della Capitale (i Colchoneros) e una rappresentativa di uno dei quartieri periferici più grandi e identitari di Madrid, ovvero Vallecas.
Appartenendo alla stessa città e puntando a obiettivi stagionali molto diversi, non è raro nella loro storia vedere giocatori passare dall'una all'altra sponda. Lo si è visto fare, per esempio, sia con prestiti di giocatori giovani, sia con chi, per passare gli ultimi anni di carriera nella Capitale, ha scelto di indossare una maglia meno prestigiosa. Tra i doppi ex più importanti di Atletico Madrid e Rayo Vallecano ci sono tre bomber di assoluto primo livello e tre canterani Colchoneros.
È stato uno degli attaccanti più forti di sempre ad aver indossato entrambe le magliette. In Spagna è stato soprannominato Pentapichichi per essere stato capocannoniere della Liga per 5 volte. Tanti lo ricordano per le stagioni con il Real Madrid, ma fu l'Atletico a portarlo in Europa per primo, acquistandolo dai Pumas. Con i Colchoneros segnò 75 gol in 150 partite, vincendo però una sola Copa del Rey. L'ultima esperienza europea per il messicano fu al Rayo Vallecano nella stagione 1993/94. Nonostante i suoi 16 gol, la squadra non riuscì a evitare la retrocessione. Nella partita finale degli spareggi, inoltre, Sanchez venne espulso.
/www.derbyderbyderby.it/assets/uploads/202012/a31859c0a58657a3391a3ab481d517b6-scaled.jpg "Hugo Sanchez nel 2010 (Foto di Claudio Villa/Getty Images for Golden Foot)")
Trascorre solo due stagioni all'Atletico Madrid, ma sono di altissimo livello. Segna 70 gol in 91 partite, diventando uno dei centravanti con la media realizzativa più alta di sempre dei Colchoneros. In questi due anni contribuisce da assoluto protagonista a far vincere una Europa League (di cui è capocannoniere con 12 gol), una Supercoppa europea e una Copa del Rey. Dopo l'esperienza madrilena gira in Europa tra Monaco, Manchester United, Chelsea e Galatasaray, raggiungendo cifre simili al periodo rojiblanco solo nel Principato. Anche per lui l'ultima esperienza europea è di nuovo a Madrid, nel quartiere di Vallecas. Qui però non fa bene e parte quasi sempre dalla panchina. Con il Rayo si ricorda in particolare la decisione di indossare il numero 3 (insolito per una punta) in onore del padre scomparso pochi anni prima.
/www.derbyderbyderby.it/assets/uploads/202504/58ede136e9a22f81652a3c37106b45c2-scaled.jpg "Radamel Falcao dopo il primo gol nella finale dell'Europa League vinta con l'Atletico Madrid (Foto di Clive Rose/Getty Images)")
Ultimo, ma non per importanza, bomber di razza è il brasiliano. Portato in Spagna dai Colchoneros non ancora ventenne, inizia un giro di prestiti nella Penisola iberica per mettere su esperienza. L'ultima, prima del definitivo crack, è con il Rayo Vallecano nella stagione 2011/12. In 16 partite realizza 10 gol e 4 assist. Con l'Atletico vince in due periodi diversi due Liga, tre Supercoppe europee, una Europa League e una Copa del Rey. In totale realizza 83 gol in 216 partite. Più che per i gol, Diego Costa è il centravanti perfetto per Diego Simeone e il suo calcio duro e di sacrificio. Il brasiliano, naturalizzato spagnolo, mette a segno anche 36 assist.
/www.derbyderbyderby.it/assets/uploads/202402/eb4d94db1540328f77be68c7fa88e2a2-scaled.jpg "Diego Costa durante la partita di Liga contro il Valladolid (Foto di Denis Doyle/Getty Images)")
Muove i primi passi nel Real Madrid, ma è l'Atletico a prenderlo appena quattordicenne e a farlo crescere. Debutta in prima squadra nella stagione 2012/13, ma non è ancora pronto e per questo viene girato in prestito al Rayo Vallecano. Giocando subito titolare, mette a segno due gol e un assist e le prestazioni convincono. Tornato ai Colchoneros, scala rapidamente le gerarchie nel centrocampo di Simeone arrivando a ottenere la maglia da titolare. Il centrocampista spagnolo è ritenuto uno dei migliori prodotti della cantera e per questo motivo la tifoseria è molto legata a lui. In biancorosso gioca per ben 15 stagioni e con le sue 427 presenze è ottavo nella classifica all-time per partite giocate nel club.
/www.derbyderbyderby.it/assets/uploads/202109/b12992d000a8b70d67f37de7d5a09703-scaled.jpg "Saul Ñiguez e Gareth Bale durante la Supercoppa europea (Foto di Alexander Hassenstein/Getty Images)")
Lo si ricorda per aver condiviso il centrocampo rojiblancos con Gabi e per questo come una delle colonne portanti del primo Diego Simeone e dei suoi primi titoli sulla panchina dell'Atletico. A differenza di Saul, fa tutta la trafila delle giovanili prima di debuttare in prima squadra. Dopo tre esperienze in prestito in Spagna, torna al Vicente Calderon nel 2011 e nelle successive cinque stagioni vince una Liga, due Supercoppe europee, una Europa League, una Copa del Rey e una Supercoppa spagnola. Dopo alcuni anni all'estero, tra cui mezza stagione alla Fiorentina, torna a Madrid per chiudere la carriera. Questa volta con la maglia del Rayo. In 5 stagioni vive una retrocessione e una promozione.
/www.derbyderbyderby.it/assets/uploads/202504/d0123df55de206c06c383c256b1f9cec-scaled.jpg "Mario Suarez con la maglia del Rayo Vallecano contro l'Atletico Madrid (Foto di Angel Martinez/Getty Images)")
Unico portiere di questa breve lista di doppi ex. Approda nelle giovanili dell'Atletico a 17 anni e raggiunta la prima squadra gioca solo due partite in Liga, mentre viene impiegato maggiormente nelle Coppe. Nel gennaio del 2012 viene ceduto in prestito al Rayo dove fa la sua prima (mezza) stagione da titolare in carriera. Dopo questa esperienza viene ceduto in Inghilterra al Wigan ed è qui che lo si ricorda per la miracolosa vittoria della Fa Cup del 2013, da lui giocata da titolare, contro il Manchester City di Mancini. Grazie a questo risultato il Wigan, retrocesso in Championship, poté giocare l'Europa League dell'anno successivo. Un unicum.
/www.derbyderbyderby.it/assets/uploads/202504/39e30ecaa165df77f821b326bbd59656-scaled.jpg "Joel Robles al Wigan che alza la Fa Cup vinta (Foto di Shaun Botterill/Getty Images)")
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