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Alla vigilia di Barcellona-Real Madrid, il clima in casa blaugrana è tutt’altro che sereno. A scaldare l’ambiente ci ha pensato Deco, direttore sportivo del club catalano, che dopo l’assemblea generale ordinaria del club ha puntato il dito contro la classe arbitrale. Il dirigente l'accusa di avere un metro di giudizio più severo nei confronti del Barcellona. “Gli arbitri contro di noi sono sempre più rigorosi, vanno molto oltre il limite”, ha dichiarato il Deco riportato dal quotidiano iberico Marca, evidenziando come il Barcellona si senta penalizzato da alcune decisioni nelle ultime giornate di campionato.
Deco ha sottolineato che la squadra ha dovuto “remare contro molte cose”, ma senza cercare alibi in vista della sfida contro il Real Madrid. “Vincere con il Barcellona è sempre più complicato, ma dà più soddisfazione. Non sarà una scusa, qualunque sia il risultato contro il Madrid. Ci sono regole molto severe nei nostri confronti, ma faremo tutto ciò che è legalmente necessario”, ha aggiunto, lasciando intendere che il club potrebbe intraprendere azioni ufficiali se la situazione dovesse peggiorare.
Il dirigente portoghese ha poi analizzato il momento della squadra, ammettendo che “abbiamo subito più sconfitte rispetto alla scorsa stagione, e le cose non stanno andando bene soprattutto a centrocampo e in attacco”. Tuttavia, Deco ha difeso il lavoro dello staff tecnico e ha chiesto meno severità nei giudizi: “Il calcio è una questione di equilibrio difensivo. Gli infortuni e altri fattori che non possiamo controllare hanno influito. La gente dovrebbe riflettere su questo”.
A proposito dell’allenatore Hansi Flick, finito al centro delle polemiche per il gesto della “butifarra” (il gesto dell'ombrello) dopo il gol decisivo contro il Girona, Deco ha invitato alla calma: “Si dà troppa importanza a queste cose. È stato un momento di euforia, quasi impossibile contenersi. Flick è una persona equilibrata, e chiunque ami il Barcellona avrebbe reagito allo stesso modo”.
Guardando al Clásico, Deco ha cercato di abbassare la tensione sportiva, pur consapevole del peso mediatico della sfida. “Una vittoria, una sconfitta o un pareggio non decideranno il campionato. È la partita più bella del mondo, ma non è decisiva. Il Real Madrid è più forte dello scorso anno ma anche noi stiamo crescendo”, ha concluso. Con queste dichiarazioni, Deco non solo difende il suo club, ma accende ulteriormente l’attesa per un Clásico che promette scintille, dentro e fuori dal campo.
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