Dal quasi due anni, Deco ricopre il ruolo di direttore sportivo del Barcellona. Dopo una carriera da procuratore al fianco di Jorge Mendes, l'ex centrocampista ha creato anche un agenzia che gestisce gli interessi dei calciatori. Recentemente, il ds dei blaugrana ha rilasciato un'intervista in cui ha toccato diversi argomenti.
L'intervista
Barcellona, le verità di Deco: “Yamal ha una maturità insolita, non pensa ai soldi”

Barcellona, Deco: "Rinnovo di Yamal vicino. Nico Williams? Grande giocatore"

Al termine di una buonissima carriera da centrocampista, durante la quale ha vinto 2 Champions League con Porto e Barça, Deco ha iniziato una nuova carriera. Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, il portoghese ha iniziato a lavorare prima come procuratore per poi creare D20 Sports, la sua agenzia che gestisce gli interessi dei giocatori. Dal mese di agosto del 2023, invece, il classe 1977 è il direttore sportivo del Barcellona. Intervistato dalla radio catalana RAC1, l'ex centrocampista ha parlato di diverse tematiche riguardanti la sua squadra.
Su Flick: "Ha dato stabilità, e noi volevamo dare ciò al progetto con la sua continuità. È felice qui e si identifica con il club e la città. Se fossi in un altro club, penserei a lui. Il Barcellona è molto intenso, bisogna darsi delle scadenze ma bisogna procedere un passo alla volta. Due anni sono sufficienti, poi valuteremo la situazione, dobbiamo procedere un passo alla volta. Siamo andati a Londra nel momento in cui si doveva decidere di trovare un'alternativa a Xavi. Bojan ed io volevamo vedere l'allenatore di persona. Quando siamo partiti, abbiamo visto un allenatore con le idee chiare, ben informato sul Barcellona e sui giovani".
Sulla nuova fase: "L'era è già iniziata con l'arrivo di Laporta. Si parlava di ricostruzione. Quest'anno si consolida un percorso che è stato positivo. Abbiamo fatto buoni acquisti all'epoca con Lewandowski, Raphinha, Koundé. Quest'anno ci siamo rinforzati con giocatori cresciuti in casa ed abbiamo visto che la squadra può competere, questo dà fiducia. Ci sono giocatori con ampi margini di crescita: sapevamo che Fermín sarebbe stato migliore, Balde, Pedri, Olmo e i giocatori più anziani danno stabilità. Questo è l'equilibrio che si cerca in una squadra".
Deco sul futuro dei suoi campioni
—Deco si sofferma anche giocatore dopo giocatore, facendo un bilancio della stagione trascorsa. "Raphinha non mi ha sorpreso perché lo conosco da anni. Quest'anno è stato fantastico. Non ha mai voluto andarsene ed eravamo felici perché volevamo migliorare la squadra e senza di lui il livello non sarebbe stato così alto".
Su Lamine Yamal: "Il rinnovo è sulla strada giusta. Vedo Lamine con una maturità insolita. Dobbiamo essere felici e godercelo, perché una cosa del genere non è normale. Un giocatore così giovane con così tanta qualità non è normale. Non dobbiamo dimenticare che ha 17 anni, e non importa quanto tu sia maturo, devi vivere la tua età. Il mondo intorno a lui è complicato, e lui deve essere felice. Non chiede di essere il giocatore più pagato. L'importante è che sia felice e contento. La scorsa stagione sono venuti a chiedere di lui. Quest'anno non ancora, ma vogliamo che rimanga. Il PSG è venuto a chiederlo. Il Real Madrid no."
Su Nico Williams: "È un grande giocatore. Abbiamo visto il suo potenziale. Quest'anno è stato più discontinuo, ma è al suo livello. Non abbiamo parlato di pianificazione; la cosa più importante ora è quello che abbiamo in casa". Su De Jong: "Frenkie ha fatto un passo avanti verso ciò che ci aspettavamo come club, e la cosa più importante è il suo impegno. È coinvolto e si sente bene. Dobbiamo pensare al futuro. Per quanto riguarda invece i portieri, vogliamo rimanere con Szczesny e Ter Stegen. Poi vedremo cosa deciderà Iñaki. Tra due anni, la squadra avrà bisogno di un altro portiere per via dell'età. Non sono molto esperto di portieri, ma credo che Joan García sia bravo".
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— FC Barcelona (@FCBarcelona) May 21, 2025
La situazione del Barcellona tra rinnovi e contratti
—Deco prosegue parlando dell'attacco e della situazione tra contratti e rinnovi. "Per ora aspettiamo di incontrarci con l'allenatore m non crediamo che nessuno se ne andrà dei talenti del reparto offensivo perché è normale che qualsiasi giocatore voglia far parte di questo gruppo. Se così fosse, ne saremmo felici". Su Araujo: "È uno dei migliori difensori centrali del mondo. Ma alcuni giocatori hanno anni migliori rispetto ad altri. A volte, come nel suo caso, ci sono infortuni. Al suo ritorno, la squadra era a un ottimo livello con Cubarsí e Íñigo, e questo gli è costato di più. Non dobbiamo dimenticare il suo valore. Credo che Ronald sia contento e non credo che voglia andarsene".
Su Lewandowski: "Quando lui non c'è, la squadra ha diverse soluzioni in attacco. Ossessionarsi per un numero 9 è una perdita di tempo". Su Koundé: "Ha due anni di contratto. Ci dà molto in partita e dà stabilità difensiva. Abbiamo bisogno di un terzino che difenda molto bene. Ha subito spesso due contro uno e non si lamenta. Più che buoni giocatori, serve un buon spogliatoio". Infine, chiosa sui giovani: "Cubarsí è soddisfatto del suo contratto quinquennale. Bernal compirà 18 anni il 26 maggio, e sarà lo stesso. Casadó rinnoverà il suo contratto. Non ci sono più giovani da rinnovare".

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