Barcellona e Athletic Bilbao sono due dei migliori vivai di Spagna e del mondo. Società che da sempre investono nel proprio settore giovanile, catalani e baschi hanno prodotto alcuni grandi talenti del calcio mondiale. Scopriamo insieme quali sono i principali calciatori del vivaio dei due club.
I vivai
Barcellona e Athletic Bilbao: due grandissimi vivai a confronto

I grandi prodotti de La Masia del Barcellona
—La Masia è senza dubbio un luogo mitico nel mondo del calcio. Sede delle strutture adibite alle giovanili del Barcellona, è stata uno snodo centrale per la carriera di tanti grandi campioni. Il più grande giocatore ad essere passato per la cittadella situata a Sant Joan Despi è Lionel Messi. L’argentino, nato a Rosario, si è spostato in giovanissima età in Europa, dove è diventato uno dei migliori calciatori di sempre. La squadra che con Messi ha vinto tutto tra il 2009 e il 2015 è ricca di altri talenti usciti dal vivaio: Xavi, Iniesta, Piqué, Puyol, Victor Valdes, Busquets. Una vera e propria nidiata di campioni.

Un altro grande prodotto del settore giovanile del Barcellona è l’allenatore di quella corazzata, Pep Guardiola. Ricordato spesso per la sua carriera in panchina, Guardiola era innanzitutto un ottimo centrocampista. Con i 'Blaugrana' ha iniziato il suo percorso all’età di 13 anni, giocando sia nella seconda che nella terza squadra prima dell’esordio in Liga.

Ora, una nuova, grande generazione di potenziali fuoriclasse si prepara a conquistare il calcio mondiale. Guida la fila un sensazionale Lamine Yamal, 18 anni da compiere e la netta impressione di essere il vero erede di Messi. Con lui ci sono Pau Cubarsì, 2007, e Gavi, 2004, già da diversi anni in prima squadra. Occhio anche al terzino sinistro Alejandro Baldé e a Fermin Lopez.
Athletic Bilbao: il frutto del lavoro nel centro di Lezama
—Passiamo all’Athletic Bilbao. Come succede da decenni, la fonte primaria di reclutamento dei giocatori della squadra biancorossa è il vivaio. Una politica, quella di ingaggiare solo baschi, che rende il club un unicum. Di conseguenza le strutture giovanili del centro sportivo di Lezama sono tra le più avanzate al mondo. Attualmente i due principali prodotti del vivaio sono sicuramente i fratelli Williams. Inaki, leggenda del club, è il maggiore, mentre il minore, Nico, è uno dei più grandi talenti del calcio mondiale. Anche l’attuale portiere della Spagna, Unai Simon, è frutto del lavoro dello staff dell’Athletic Club.

Nel passato ecco invece Iker Muniain, soprannominato "Il Messi basco", mai realmente esploso nel corso della sua carriera ricca di aspettative. Ci sono poi un bomber di razza come Aritz Aduriz e una bandiera come Mikel Susaeta. Tra coloro che invece hanno iniziato all’Athletic ma hanno completato la loro traiettoria altrove ecco Ayemeric Laporte, campione d’Europa come il City, e Kepa Arrizabalaga, anche lui sul tetto del Vecchio Continente con il Chelsea. Meritano una menzione anche il portiere Gorka Iraizoz e Fernando Llorente. Più indietro nel tempo invece Andoni Goikoetxea, il 'Macellaio di Bilbao', un grande attaccante come Julio Salinas e il portiere José Angel Iribar.
E in Serie A? I prodotti di Barcellona e Athletic Bilbao nel nostro campionato
—Spostiamo l’occhio sulla Serie A. Quali sono, attualmente e nel passato, i giocatori più importanti ad aver giocato nel nostro campionato dopo essere cresciuti nei vivai di Barcellona e Athletic Bilbao? Oggi c’è sicuramente Pedro, protagonista alla Lazio e in doppia cifra dopo più di 10 anni. Anche Josep Martinez, secondo portiere dell’Inter, è prodotto del vivaio blaugrana. Tra i pali c’è poi Pepe Reina, mentre tra gli attaccanti ecco Deulofeu, Bojan Krcic, passato dalla Roma, l'ex capitano dell'Inter Icardi e, come detto, il mediano Pep Guardiola, visto a Roma e Brescia. Per il Bilbao invece il già citato Llorente nel passato. Attualmente c’è anche il centrocampista dell’Udinese Oier Zarraga.

In vista del finale di stagione, chissà se Flick e Valverde lanceranno dei giovanissimi prodotti del vivaio della propria squadra. Data la certezza di entrambe di aver raggiunto i propri obiettivi, entrambi gli allenatori potrebbero dare spazio a ragazzi promettenti: qualcosa a cui i tifosi sono più che abituati.
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