Intervista

Barcellona, Raphinha: “Potevo giocare Euro 2020 con l’Italia”

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Il padre del fuoriclasse Blaugrana ha origini italiane e, di conseguenza, lui ha il doppio passaporto. Solo un contrattempo ha ostacolato la possibilità di vederlo in azzurro.
Jacopo del Monaco

In questa stagione, Raphinha sta trascinando il suo Barcellona a suon di gol ed assist. I Blaugrana hanno già vinto Supercoppa spagnola e Copa del Rey, entrambe battendo il Real Madrid in finale, e sono ancora in corsa per Liga e Champions League. In un'intervista, l'ala destra brasiliana ha rilasciato una dichiarazione che coinvolge la Nazionale Italiana.

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La super stagione del brasiliano

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La stagione del Barça di Hans Flick, ex Bayern Monaco, sta andando a gonfie vele. La squadra catalana ha già portato a casa due trofei importanti come la coppa e la supercoppa nazionale, battendo in finale gli acerrimi nemici del Real Madrid, allenati dall'ex Milan Carlo Ancelotti. Tra le fila dei Blaugrana, oltre al talento del 17enne Lamine Yamal ed i gol di Robert Lewandowski, c'è un giocatore che sta mettendo il mostra tutta la sua potenza: Raphinha.

Raphinha

Il classe 1996 sta vivendo la sua miglior stagione con 31 gol e 25 assist stagionali. Con l'infortunio di Ter Stegen, l'ala destra ha indossato la fascia da capitano praticamente per tutta l'annata. Grazie alle sue prestazioni e la possibilità di vincere, oltre ai due già citati, anche campionato e Champions, il brasiliano rientra tra i favoriti per il Pallone D'Oro.

Esultanza Raphinha

Barcellona, Raphinha poteva giocare per l'Italia

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Di recente, Raphinha è stato intervistato dalla giornalista Isabela Pagliari. Il calciatore del Barça ha parlato di diversi argomenti, tra i quali la possibilità di poter giocare per la Nazionale Italiana, avendo il padre di origini italiane. Ecco le parole del vice-capitano Blaugrana: "Ero davvero vicino ad accettare la chiamata della Nazionale Italiana. Dovevo andare ad Euro 2020, ero praticamente pronto. Quelli della Nazionale mi chiamavano. Jorginho mi chiamava sempre. Lo staff aveva questo fantastico progetto per me, qualcosa che mi aveva davvero colpito. Ma allo stesso tempo, in fondo, avevo ancora quell'1% di speranza di poter indossare la maglia del Brasile. Per fortuna, il mio passaporto italiano non è arrivato in tempo".