Parole senza filtri poco prima del suo addio al club
Dopo 17 stagioni indimenticabili al Bayern Monaco, Thomas Muller si prepara a dire addio al club che ha segnato la sua carriera. Con più di 700 presenze e numerosi trofei conquistati, l'attaccante 35enne traccia un bilancio della sua lunga esperienza con i bavaresi. Sottolineando come negli ultimi anni il club sia stato segnato da periodi di instabilità. Nonostante la lunga serie di successi, Muller non nasconde le difficoltà attraversate, sia a livello tecnico che gestionale. In un'intervista rilasciata a Bundesliga.com , l'attaccante ha riflettuto sul suo percorso, sul cambiamento di allenatori e sull'importanza di una vittoria finale in Bundesliga per chiudere in bellezza, prima del suo prossimo capitolo.
500th Bundesliga appearance for THOMAS MULLER 🐐🇩🇪 pic.twitter.com/oLugBfz2gm
— KinG £ (@xKGx__) April 26, 2025
Muller, il racconto degli ultimi anni da giocatore del Bayern
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Thomas Muller ha tracciato un bilancio della sua lunga carriera al Bayern Monaco. Ha rivelato che, nonostante gli undici campionati vinti consecutivamente tra il 2012/13 e il 2022/23, gli ultimi anni sono stati segnati da una certa instabilità. "Da Pep Guardiola in poi, nessuna combinazione tra allenatore e squadra ha funzionato completamente", ha dichiarato l'attaccante tedesco, riferendosi ai cambiamenti continui sulla panchina del Bayern. Muller ha tuttavia riconosciuto il merito di alcuni allenatori, come Louis Van Gaal, Jupp Heynckes e Guardiola, nel stabilizzare il club nell'élite europea. Riguardo alla recente gestione, l’attaccante ha elogiato la scelta di Vincent Kompany come allenatore. Definendo la sua conduzione un passo positivo verso la stabilizzazione.
"Lo stile di gioco di questa stagione è più in linea con ciò che la dirigenza e i tifosi si aspettano dal Bayern", ha aggiunto. Con la sua partenza ormai imminente, Muller ha ammesso la difficoltà di dire addio: "Quando entro in campo, negli stadi si percepisce qualcosa, soprattutto in casa. L’adrenalina che proviamo è insostituibile. Probabilmente mi sentirò un po' strano nei primi sabati dopo aver lasciato il campo". Nonostante ciò, l'attaccante ha espresso il suo desiderio di concludere la sua carriera con il Bayern con la vittoria della Bundesliga e del Mondiale per Club, dichiarando con certezza: "La vinceremo".
Il 17 maggio l'ultima partita con il Bayern in Bundesliga
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Il 17 maggio, sarà il giorno in cui vedremo per l'ultima volta Thomas Muller con la maglia del Bayern in Bundesliga. Il tedesco ha voluto raccontare le sensazioni che sta vivendo in questo suo ultimo periodo da giocatore dei bavaresi: "Provo molta gioia e gratitudine. Soprattutto nelle ultime settimane si percepisce qualcosa negli stadi, specialmente nelle partite casalinghe, quando vengo sostituito o dopo il mio gol del pareggio contro l'Inter. Nell'ultima partita casalinga contro il Mainz quando sono entrato la gente se n'era chiaramente accorta. Sento una grande gratitudine per gli ultimi circa 15 anni e questo mi fa sentire bene ma non sono super emotivo, non è come se qualcosa mi stesse crollando addosso".
"Ho già detto in diverse interviste che l'adrenalina che si prova in uno stadio di calcio, affrontare quella pressione e quel compito, è difficile da sostituire, anzi, impossibile da sostituire. Lo so, e probabilmente mi sembrerà un po' strano nei primi sabati dopo la mia assenza ma dovremo affrontare anche questo. Al momento, però, sono ancora in campo e non sono il tipo che cerca attivamente problemi futuri che potrebbero arrivare ma che non sono ancora arrivati. Se devo sentirmi giù, lo farò quando accadrà ma non prima", conclude il forte giocatore.