Il club di Rui Costa non ne può più dei 'presunti' errori a favore dell'altra squadra di Lisbona
Il Benfica fa come il Real Madrid. Non esattamente negli stessi termini, ma sicuramente nei modi. Il club di Lisbona ha espresso forte preoccupazione per "una crescente pressione arbitrale esercitata dallo Sporting", scatenando - anche in Portogallo - un'accesa polemica verso l'operato della classe arbitrale.
Come il Real, anche il Benfica mette nel mirino la "bontà" della classe arbitrale
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In un comunicato diffuso sui social, dopo il pareggio dello Sporting Lisbona contro l'AVS per 2-2, il club di Rui Costa ha puntato il dito contro la direzione di gara, criticando la regolarità dei gol segnati dai biancoverdi. In particolare, il Benfica ha contestato la seconda rete di Gyökeres, sottolineando come l'azione fosse nata da una posizione di fuorigioco, non rilevata: "Profonda preoccupazione in vista del crescente condizionamento e della pressione arbitrale che le continue dichiarazioni dei dirigenti, del presidente e dell'allenatore dello Sporting, a loro volta, provocano sulle squadre che devono arbitrare le loro partite, impedendo loro di prendere decisioni in modo sereno e razionale, come si è visto oggi a Vila das Aves", esordisce così il comunicato postato su X.
Profunda preocupação em face do crescente condicionamento e pressão sobre a arbitragem que as constantes declarações dos responsáveis do Sporting, presidente e treinador, à vez, provocam sobre as equipas que têm de apitar os seus jogos, impedindo-as de decidir de forma serena e… pic.twitter.com/UXqdOcPHG7
— SL Benfica (@SLBenfica) February 23, 2025
Il Benfica scende persino nel dettaglio
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"Il primo gol dello Sporting viene convalidato nonostante le immagini che tutti hanno visto. Nel secondo gol, l'azione inizia con un netto fuorigioco che non viene fischiato e che condiziona il resto dell'azione", prosegue l'altra squadra della capitale lusitana, andando nel dettaglio dei presunti errori della terna arbitrale, e del VAR.
"Bisogna dire basta!"
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"Inoltre, si sono verificati episodi di estrema aggressività che avrebbero dovuto meritare un cartellino rosso e che hanno risparmiato, ancora una volta, lo Sporting e il suo giocatore Diomande. Bisogna porre fine alla pressione costante e sproporzionata sugli arbitri. Una volta per tutte! In difesa della verità sportiva", la chiosa finale, un gesto che ricorda tanto la lettera di quattro pagine pubblicata dal Real Madrid, in totale rottura con la federazione arbitrale iberica.