Dopo una stagione al di sotto delle aspettative, Pep Guardiola ha deciso di rivoluzionare la leadership del Manchester City. Per la prima volta, il tecnico ha scelto personalmente il capitano della squadra, affidando la fascia a Bernardo Silva, il centrocampista portoghese alla sua nona stagione con il club. Una decisione che segna un cambio netto rispetto al passato, quando i giocatori votavano per eleggere il proprio leader.
La decisione
Guardiola cambia le regole del Manchester City e sceglie il nuovo capitano

Guardiola sceglie il nuovo capitano del Manchester City
—Guardiola ha spiegato chiaramente il motivo della sua scelta: non è soddisfatto di quanto accaduto nella scorsa stagione e ha deciso di prendere il comando anche in questa decisione. Bernardo Silva è stato definito “una figura incredibile” per la squadra, capace di farsi trovare sempre pronto, anche nei momenti difficili, mostrando leadership dentro e fuori dal campo. Accanto a lui, saranno vice-capitani Rúben Dias, Rodri, già in questo ruolo lo scorso anno, e il nuovo inserimento, Erling Haaland.

Bernardo Silva del Manchester City celebra con il trofeo della UEFA Champions League. (Foto di Catherine Ivill/Getty Images)
Il ruolo di Haaland e le novità nella squadra
—La nomina di Erling Haaland tra i vice-capitani è un segnale chiaro della sua importanza nel progetto del City. Con il rinnovo di contratto fino al 2034, il norvegese deve ora iniziare a capire cosa significhi essere un capitano e un punto di riferimento per la squadra a lungo termine. Le partenze imminenti di Kyle Walker e Kevin De Bruyne hanno reso inevitabile una riorganizzazione della leadership.
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— Manchester City (@ManCity) June 18, 2025
Le parole di Bernardo Silva e il futuro al City
—Bernardo Silva ha raccontato come il gruppo abbia riflettuto sull’ultima stagione, senza titoli, e abbia imparato lezioni importanti per affrontare al meglio la nuova annata. Il portoghese ha confermato la sua intenzione di restare un altro anno al City, nonostante alcune offerte ricevute: “Ho deciso di rimanere qui, voglio continuare a contribuire al progetto”. La sua scelta di leadership arriva quindi in un momento di grande responsabilità personale e di rilancio per la squadra.

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