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Brasile, Marquinhos: “Consiglio ad Ancelotti di prendere spunto da Luis Enrique”

Marquinhos consiglia Ancelotti
Le parole del capitano di Psg e Brasile sul tecnico italiano prima della partenza per la partita in Ecuador
Filippo Montoli
Filippo Montoli

Il difensore del Psg Marquinhos, fresco di vittoria in Champions League, ha parlato in conferenza stampa prima della partita contro l'Ecuador. Tra le diverse domande, ne ha approfittato per descrivere le impressioni che Carlo Ancelotti gli ha fatto durante i primi allenamenti con il Brasile. La Seleção sarà impegnata venerdì 6 giugno con l'Ecuador e mercoledì 11 giugno con il Paraguay per le gare di qualificazione ai Mondiali del 2026. Attualmente, dopo 14 giornate, si trova al quarto posto a meno 10 dall'Argentina capolista e già qualificata matematicamente.

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Cosa ha detto Marquinhos ad Ancelotti

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Il capitano di Psg e Brasile è rimasto impressionato dal tecnico italiano subito dopo i primi colloqui: "Ci ho parlato e mi ha fatto immediatamente un'ottima impressione. Sa esattamente cosa vuole e lo spiega a noi giocatori in modo chiaro. Secondo me è l'allenatore giusto per tornare a essere il Brasile che tutti conoscono. È la persona giusta per superare questo momento di transizione".  Marquinhos successivamente ha spiegato anche come, secondo la sua esperienza al Psg, il tecnico italiano possa rendere ancora più importante questa svolta: "La chiave è lavorare di squadra e per la squadra, come abbiamo fatto a Parigi. Luis Enrique è riuscito a non far pesare l'addio di Mbappé costruendo un gruppo competitivo con quello che aveva a disposizione. La cosa più importante è l'aver fatto capire che con i singoli non si va da nessuna parte. Ancelotti dovrebbe fare lo stesso qui al Brasile. Analizzare il talento che ha tra le mani e incanalarlo verso ciò che più conta: il successo del gruppo. Fare capire che prima di ogni cosa c'è il gruppo. Una mentalità collettiva, uno spirito collettivo, sono ciò che ci renderà sempre più forti. Con questa idea e con Ancelotti in panchina possiamo davvero tornare i più forti al mondo".