derbyderbyderby calcio estero Cavani, angelo custode di Ema: la bambina che non poteva curarsi

Il racconto

Cavani, angelo custode di Ema: la bambina che non poteva curarsi

Cavani
Durante un programma televisivo, il giornalista Rafa Cutelo racconta come il calciatore sia stato fondamentale per poter curare sua figlia affetta da una patologia celebrale simile all'idrocefalia
Michele Bellame
Michele Bellame Redattore 

Durante il programma televisivo Polifonía, il giornalista uruguaiano Rafa Cotelo ha raccontato come, di fronte a un’emergenza sanitaria che riguardava la figlia Ema, sia stato proprioEdinson Cavania porgere una mano decisiva. L'attaccante uruguayo si è mosso concretamente per aiutare la bambina. Grazie ad un aiuto economico, immediato, Cavani ha permesso di affrontare un ostacolo pratico e salvare i tempi. La bambina, già seguita dal 2015 per una patologia cerebrale assimilabile all’idrocefalia e già sottoposta in passato a due operazioni a Buenos Aires, aveva manifestato un peggioramento. In quella circostanza, era inevitabile il trasferimento ed il ricovero urgente. Cutelo racconta che il viaggio dall’Uruguay alla clinica fu difficile. All'arrivo, la dottoressa ordinò il ricovero immediato e confermò la necessità di operare senza indugio.

Cavani matador di generosità

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Al momento delle formalità amministrative emerse un problema imprevisto: la struttura richiedeva il pagamento in contanti e immediato per procedere. Cotelo racconta che non aveva la somma: "Non mi bastava nemmeno con tutto quello che avevo nella vita". A quel punto si rivolse a Edinson Cavani, che rispose prontamente e incaricò un amico titolare di una tanguería - una tipica sala da ballo argentina in cui si balla il tango - di consegnare il denaro.

Poco dopo - continua Cotelo - un uomo arrivò con una scatola piena di banconote, descritto come «un angelo custode», e riferì: "Me l'ha mandato Edi; se ti serve altro, aspetta che venda qualche altra pizza". Cavani, informato della situazione, non esitò: diede subito la disponibilità a sborsare ti tasca propria la cifra necessaria per consentire il ricovero della bambina. Quel gesto amorevole e concreto, risolse l’empasse burocratica, e permise che Ema venisse operata senza ritardi. Il gesto di Cavani aveva trasformato un momento di disperazione, in una possibilità reale di cura.

La vicenda, raccontata da Cotelo con pacatezza, mette in luce la dimensione meno visibile del mondo del calcio: quando la notorietà si traduce in responsabilità sociale e in prontezza di intervento, la differenza per una famiglia può essere enorme. La rapidità e la discrezione di Cavani hanno avuto un impatto immediato sulla salute di una bambina e hanno ricordato come un atto di solidarietà, anche modesto nella forma, possa assumere valore cruciale in situazioni estreme.

Un cuore generoso al di là del campo

Cavani
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Oltre al già noto gesto che ha permesso l’intervento d’urgenza per la figlia di Rafa Cotelo, Edinson Cavani ha più volte dimostrato una profonda sensibilità sociale. A Salto, la sua città natale, organizzò una partita solidale a favore dell’Associazione Down di Salto, evento trasmesso da DIRECTV a tutta l’America Latina, che contribuì a sensibilizzare e finanziare iniziative locali. Ha inoltre aderito a campagne di donazione promosse da realtà sportive e comunitarie, come quella rivolta al club Goes, raccogliendo fondi per la sua riapertura.

Come nel caso di Cotelo, si aggiunge la scelta di aiutare e contribuire senza pubblicizzarsi. Un gesto discreto e umano, direttamente ispirato dai suoi valori. In sintesi, Cavani non si limita al ruolo di atleta: utilizza la sua visibilità per sostenere cause sociali, promuovere l’inclusione e offrire supporto concreto alle comunità, mantenendo sempre umiltà e discrezione.

Gol in tutto il mondo: la carriera in breve

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Edinson Cavaniè alla terza stagione con la maglia del Boca Juniors: in Argentina, approda nel 2023 dopo un anno in Spagna con la maglia del Valencia. Il grande calcio, conosce l'attaccante uruguayo quando, nel 2010, indossa la maglia del Napoli. La squadra azzurra, lo acquista dal Palermo, cui rimane per quattro stagioni e segna 34 gol. Col Napoli, invece, rimane per tre anni e supera ogni record, rimanendo attualmente fra i migliori marcatori della storia del club di De Laurentiis.

In seguito, nell'estate 2013, Cavani si trasferisce in Francia e gioca per sette anni al Paris Saint Germain. Sotto la Torre Eiffel, vince tutto quel che c'era: dal campionato alle coppe nazionali, fatta eccezione per la Champions League. Dopo l'esperienza parigina, fa coppia con Cristiano Ronaldo al Manchester United tra il 2020 ed il 2022.