Il racconto del furto a casa di Marc Cucurella da parte della fidanzata del giocatore
Il giocatore del Chelsea Marc Cucurella è stato vittima di un furto in casa circa due anni fa. Un evento che ha avuto gravi ripercussioni su di lui e sulla sua famiglia. Ora, a distanza di 24 mesi, Claudia Rodriguez, la fidanzata del difensore spagnolo, ha deciso di raccontare i dettagli di quanto accaduto quel giorno nel reality show "Married to the Game".
Furto in casa di Cucurella, parla la fidanzata: "Ho premuto il pulsante antipanico"
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Cha la vita non sia sempre tutta rosa e fiori questo è scontato. Vale anche quando sei un personaggio conosciuto. Difficilmente i vip riescono ad avere momenti di privacy, o per richieste di selfie o autografi, ma qualche volta ci si spinge anche oltre. Troppo oltre. E' quello che è successo al giocatore del Chelsea Marc Cucurella e alla sua fidanzata, Claudia Rodriguez. Due anni fa la coppia ha subito un furto in casa. Un evento che i due sfortunati hanno vissuto in prima persona, soprattutto la compagna del calciatore. Proprio la ragazza, durante una puntata di "Married to the Game", ha voluto raccontare i dettagli di quegli attimi di grande paura.
"Marc era di sopra nella doccia con Mateo, io ero incinta di Bella e sono andata in camera mia per prendere il biberon di Rio - ha dichiarato - Mentre entravo in camera mia, ho visto due porte chiuse e la luce accesa sulla cassettiera, e mi sembrava strano. Non è come di solito lasciamo le cose. Ho aperto la porta e ho visto qualcuno dentro con una borsa, che mi guardava. In quel momento, ho capito perfettamente cosa stava succedendo. Ero terrorizzata, molto, molto spaventata. Sai, ero incinta di due bambini a casa. Sono scesa per premere il pulsante antipanico e ho urlato a Marc di venire. Abbiamo aspettato in lavanderia e abbiamo chiamato la polizia, tutti per chiedere aiuto. È stato terrificante".
Nel prosieguo del racconto, la Rodriguez ha parlato anche degli effetti che hanno avuto su di lei quegli attimi di panico: "Ho avuto difficoltà a dormire per i giorni successivi, persino per i mesi successivi. Non potevo andare da nessuna parte da sola. Avevo sempre bisogno di qualcuno. Dicevo, 'Puoi venire con me nella mia stanza". Dopo quell'evento sfortunato la coppia, che all'epoca viveva a due ore da Londra, ha deciso di spostarsi nel centro della capitale.