L'esterno italiano dovrà fare almeno un'altra presenza in Premier, se vorrà essere onorato del riconoscimento di campione di Inghilterra.
Federico Chiesa è arrivato al Liverpoolcon l’entusiasmo di chi sogna di scrivere un capitolo importante nella storia del club, ma la sua stagione si è rivelata un lungo cammino tortuoso. Tra infortuni che hanno rallentato la sua corsa e un adattamento più complicato del previsto al sistema di gioco dei Reds, il talento ex Juventus ha faticato a trovare continuità.
Nonostante i momenti di brillantezza, la sua presenza in campo è stata più sporadica del necessario. Lasciandolo ora a un passo dalla medaglia di campione, ma con il rischio di vederla sfuggire per la mancanza delle fatidiche 5 presenze richieste. Una stagione segnata da luci e ombre, in cui la gloria del trionfo del Liverpool potrebbe rimanere parzialmente incompleta per Chiesa. L'italiano, infatti, si trova ora a fare i conti con un destino sportivo che sfugge per un numero di minuti troppo esiguo.
Nonetheless, congratulations to Federico Chiesa on winning the Premier League with Liverpool 🇮🇹🔴🏆 pic.twitter.com/G5YYHPrWhZ
— Italy Focus 🇮🇹 (@theitalyfocus) April 27, 2025
Chiesa-Liverpool, cronaca di una storia dolceamara
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La storia di Federico Chiesa al Liverpool è una dolceamara riflessione su sogni che sfumano tra le dita. Arrivato con grandi aspettative e l'entusiasmo di affrontare la sua prima esperienza in Premier League. Chiesa sembrava destinato a brillare in una squadra in cerca di gloria. Ma il destino ha avuto altri piani: gli infortuni e le difficoltà di adattamento al gioco dei Reds hanno limitato la sua presenza in campo. Ora, nonostante il trionfo del Liverpool in Premier, il suo nome potrebbe non figurare tra i vincitori. La regola delle 5 presenze minime per ottenere la medaglia rischia di spezzare il sogno di un riconoscimento tanto atteso.
Un paradosso che racconta come, nonostante il talento e l’impegno, a volte la sorte e le regole del calcio possano rendere amara una vittoria tanto sognata. Il viaggio di Chiesa con il Liverpool, iniziato con speranze e promesse di gloria, rischia di concludersi con il rimpianto di un trofeo che potrebbe sfuggirgli per un dettaglio che nessuno si sarebbe mai aspettato.
Campione senza medaglia: c'è un precedente italiano
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La storia di Federico Chiesa al Liverpool echeggia quella di Federico Macheda al Manchester United, due promesse italiane che hanno visto il loro sogno di gloria sfumare per un numero di presenze troppo esiguo. Macheda, nel 2008, segnò un gol decisivo contro l'Aston Villa, contribuendo al titolo del Manchester United, ma con sole 4 presenze in campionato, non ricevette la medaglia. Analogamente Chiesa, nonostante il trionfo del Liverpool in Premier League, rischia di restare senza riconoscimento ufficiale per aver superato la soglia minima di 5 presenze. Entrambi i casi testimoniano come, nel calcio, anche i sogni più luminosi possano essere offuscati da dettagli burocratici. Lasciando un retrogusto amaro a chi ha contribuito, seppur marginalmente, al successo collettivo.