Le speranze di una possibile qualificazione del Cile, quantomeno agli spareggi intercontinentali per i prossimi Mondiali 2026, erano ridotte all'osso. L'ultima partita disputata dalla Roja del ct argentino Ricardo Gareca in Bolivia ha certificato quello che si può benissimo definire un "disastro annunciato".
Saluta Gareca
Cile, ennesimo fallimento Mondiale: Gareca esonerato, si cerca il sostituto

Il Cile, con la sconfitta per 2-0 contro i Tiahuanacos (reti di Miguelito ed Enzo Monteiro), ha detto addio al terzo Mondiale consecutivo. Il Cile di capitan Alexis Sanchez è la prima squadra ad essere tagliata ufficialmente fuori dalla corsa al Mondiale 2026 nel gruppo sudamericano.
Cile, che disastro: Gareca esonerato dopo la mancata qualificazione al Mondiale
—Ultimo posto nel girone sudamericano di qualificazione ai Mondiali del 2026. Il Cile ha sin qui raccolto 10 punti in 16 partite, con la seconda peggiore differenza reti del gruppo (-15), dietro solo alla Bolivia (-16). Terzo Mondiale consecutivo saltato, un vero e proprio fallimento. Il 67enne ct argentino Ricardo Gareca era stato chiamato nel gennaio 2024 per risollevare una nazionale che faticava parecchio a imporsi. L'intenzione era quella di tornare ad essere la squadra che aveva incantato con le due Copa America alzate al cielo nel periodo d'oro tra il 2015 e il 2016.

L'ex tecnico del Vélez Sarsfield, che dal 2015 al 2022 ha guidato anche il Perù, non è riuscito a raggiungere gli obiettivi prefissati. Solo 4 vittorie, 3 pareggi e ben 9 sconfitte in 16 partite, con una media punti di 0,94 a partita. Troppo poco per sperare di agganciare il treno per i prossimi Mondiali.
E così il presidente della Federazione calcistica cilena, Pablo Milad, non ha potuto fare altro che annunciare l'esonero di Gareca subito dopo la disfatta in Bolivia: "Gareca era il miglior allenatore sul mercato e non ha funzionato. Ora dobbiamo provare a portare un tecnico che ci qualifichi.
Con consulenti esterni cercheremo la migliore opzione. Abbiamo un direttore delle selezioni, ora formeremo una commissione per valutare quale può essere la scelta migliore".

Sguardo al futuro
—Milad ha fatto poi un'analisi di cosa non è andato per il verso giusto: "È una questione di rendimento, i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Non siamo riusciti a stabilire un gioco solido, non abbiamo vinto quelle partite che storicamente erano alla nostra portata". Ma la speranza di un futuro migliore è l'ultima a morire: "Arriveranno giovani giocatori, con grandi margini di crescita, che sicuramente saranno fondamentali per il percorso di qualificazione verso il Mondiale del 2030".
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