Continuano le sorprese nel secondo più grande torneo calcistico francese: cosa dobbiamo imparare?
Si è infranto solo ai rigori il sogno del Bourgoin-Jallieu di qualificarsi ai quarti di finale della Coppa di Francia. Il 3-5 del Reims certifica che saranno "solo" 4 le squadre minori alla fase finale, di cui due (Stade Briochin e AS Cannes) che oggi militano nella quarta serie francese. Le altre invece arrivano dalla Ligue 2: Guingamp e Dunkerque, che si uniranno a PSG, Angers e Brest.
Les affiches sont prêtes, les dates sont fixées, et la bataille pour le dernier carré est lancée !
— Coupe de France (@coupedefrance) February 7, 2025
Situazione che per molti potrebbe sembrare inedita, eppure per chi è appassionato di calcio francese questa è solo l'ennesima conferma di un format inclusivo, divertente e mai scontato. L'Italia prenda spunto.
La grande polemica italiana
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Aspettando di scoprire se davvero ci sarà l'ennesimo derby di Milano tra il Milan, già qualificato, e l'Inter, che dovrà prima battere la Lazio, continuano le polemiche dei tifosi che da anni lamentano la necessità di un cambiamento che rivitalizzi una competizione diventata ripetitiva e spesso scontata.
La speranza è di emulare il modello francese e ritrovare come un tempo anche squadre da categorie inferiori, come la Serie B o addirittura dalla C, augurandosi che loro stesse scendano in campo con la giusta motivazione non scartando per prime la possibilità di fare un colpaccio. O semplicemente per vedere la Juventus, l'Inter, la Roma ecc..., faticare negli stadi di provincia.
Sognare si può, e allora che lo si faccia ora che c'è anche tempo di imparare una lezione da chi le cose sa farle bene.