I doppi ex del derby

Da Gabi ad un insospettabile Morata, i doppi ex di Atletico Madrid-Getafe

Gabi
Alla scoperta dei calciatori che hanno vestito le maglie dei due club di Madrid: non mancano le sorprese.
Luca Paesano
Luca Paesano Redattore 

Quando si pensa ad un derby, la mente viaggia immediatamente in direzione di forti passioni, di accese rivalità, di momenti iconici, incontri epici e magari anche qualche tradimento passato alla storia. Atletico Madrid-Getafe, invece, è qualcosa di molto differente. Sì, perché se solitamente è la storia a calcificare le rivalità, a creare presupposti e precedenti, a mettere le fondamenta e creare una tradizione, tra le due squadre di Madrid, di tutto ciò, quasi non c’è traccia.

Tra Colchoneros e Azulones lo scontro è puramente geografico. L’Atleti è la realtà dominante della capitale, insieme al Real chiaramente. Ed è tra i due giganti che infatti si svolge la battaglia che anima principalmente il cuore della Spagna. È lì che ci sono le ricchezze, gli interessi, i fuoriclasse, lo spettacolo, la storia.

Atletico Madrid Getafe

Il Getafe e le altre “piccole” di Madrid

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Il Getafe, come anche le altre squadre minori della città di Madrid, tra cui in primis Rayo Vallecano e Leganes, ha altro da raccontare. Sono le squadre dei quartieri, fuori dalle logiche di trionfi e campioni. Sono realtà ben più modeste che provano con onore e orgoglio a ritagliarsi uno spazio nel calcio spagnolo.

E in più, c’è un fattore determinante che spiega perché tra Atletico Madrid e Getafe, nel nostro caso, la rivalità tra le due squadre non sia poi così avvertita. Se i Colchoneros rappresentano una delle prime squadre spagnole, fondata nel lontanissimo 1903, il Getafe è al contrario una realtà molto più giovane. Una prima società nacque intorno agli anni ’20, per poi essere rifondata nel dopoguerra e successivamente nel 1983.

Atletico Madrid Getafe

È solamente però a partire dagli anni ’90 che gli Azulones scalano le gerarchie del calcio spagnolo e guadagnano prima la Segunda e poi la Primera Division. Ne va da sé che le occasioni per incontrarsi, per le due squadre, son state effettivamente poche. Così come poche sono state le occasioni affinché si venisse a creare una certa ostilità.

Atletico Madrid-Getafe, i doppi ex della sfida

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La storia del Getafe, con tutte le sue fondazioni, rifondazioni e denominazioni, è stata per lo più quella di una squadra regionale. Gli Azulones hanno raggiunto per la prima volta nel 1976 la Segunda Division, riscendendo e risalendo di continuo fino al 1983, anno dell’ultimo fallimento. Da lì, per la squadra di Madrid è cominciata una nuova storia, quella che l’ha portata ad essere una delle realtà più solide della Liga. Tuttavia, la rinascita è stata lenta, e solamente agli inizi degli anni 2000 è riuscita a guadagnarsi la Primera Division.

Si spiega così il fatto che tra le due formazioni, il Getafe e l’Atletico, non ci sia mai stato un particolare flusso di giocatori. I doppi ex della sfida si possono contare davvero sulle dita di una mano. Esagerando, due. Di seguito, vi andiamo a illustrare alcuni dei personaggi più noti che hanno avuto l’onore e l’onere, con pesi, obiettivi e responsabilità diverse, di vestire le due maglie di Madrid.

Gabi

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Gabriel Fernandez Arena è stato uno degli uomini più rappresentativi dell’Atletico Madrid di Diego Simeone. Il capitano, una bandiera, uno degli uomini di fiducia del Cholo, il centro di gravità dei Colchoneros nella risalita che li ha portati a giocarsi le due finali di Champions contro il Real e a vincere la Liga nel 2013/14. Con la maglia dei Rojiblancos ha vinto anche per due volte l’Europa League, nel 2012 e nel 2017, ed è l’ottavo giocatore con più presenze nella storia dell’Atleti (417).

Tuttavia, prima di diventare un’icona del club, la rampa di lascio per la sua carriera è sull’altra sponda di Madrid. Nel 2004/2005, dopo aver già esordito in Liga con i Colchoneros, Gabi si trasferisce in prestito al Getafe per poter giocare con continuità. È anche grazie a questa esperienza che l'Atletico si convince delle sue qualità e decide di metterlo al centro dei propri progetti futuri.

Dopo un paio di stagioni a Doha, il centrocampista ha appeso gli scarpini al chiodo e si è cimentato nelle vesti di allenatore. E indovinate un po'? Dopo aver cominciato con l'under 19 dell'Atletico Madrid, oggi allena il Getafe B.

Gabi Getafe

Manu del Moral

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Percorso opposto, invece, per Manuel del Moral Fernandez, meglio noto come Manu del Moral. L’attaccante nativo di Jaen è cresciuto nel settore giovanile dei Rojiblancos, disputando le prime partite da professionista con l’Atletico Madrid B e poi esordendo anche in Liga con la prima squadra.

Il trasferimento al Getafe nel 2006 è la svolta per la sua carriera. Gli Azulones lo mettono al centro del progetto e del Moral comincia ad affermarsi come uno dei prospetti più interessanti del campionato. Nei 5 anni nel sud di Madrid, lo spagnolo è diventato uno dei calciatori più rappresentativi della storia del club. Decimo per presenze (195), Manu del Moral è ancora oggi il miglior marcatore del Getafe in Liga (37 gol, al pari di Jaime Mata).

Manu del Moral

Alvaro Morata

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Ne ha girate tante Alvaro Morata. In una carriera che lo ha visto vestire alcune tra le maglie più importanti d’Europa, ha fatto decisamente molto discutere il suo trasferimento all’Atletico Madrid nel 2019, dopo anni e anni trascorsi, fin da quando era ancora nelle giovanili, con la maglia del Real.

Anche per lui, però, tutto comincia a Getafe. È lì che muove i suoi primi passi prima di passare dal blu al bianco di Madrid, e Alvaro non lo ha mai dimenticato. Anzi, Morata e il Getafe hanno anche una promessa in sospeso. Nel 2020, dopo aver lasciato l’Atletico per andare alla Juventus, rivelò in un’intervista di esser profondamente legato al Getafe, tanto da avere il desiderio di concludere lì la sua carriera. La chiusura di un cerchio che ha trovato d’accordo anche il club, che rispose prontamente con un tweet: “Per noi non sei mai stato di nessun’altra squadra”.

Miguel Angel Moya

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Un grande doppio ex della sfida è sicuramente Miguel Angel Moya, uno dei portieri più riconosciuti del campionato spagnolo. Dopo essersi presentato al calcio nelle vesti di estremo difensore del Mallorca, ed essersi affermato con la maglia del Valencia, il numero 1 nativo di Binissalem ha trascorso il resto della sua carriera con le due squadre di Madrid.

Nel 2011 si trasferisce al Getafe, come contropartita nell’operazione che porta invece ai blanquinegres Dani Parejo. Con gli Azulones ritrova la titolarità che aveva perso a Valencia e gioca 96 partite in 3 anni, ritrovando l’affidabilità e la sicurezza che lo aveva contraddistinto negli esordi a Mallorca. Nel 2014 arriva così la chiamata dell’Atletico, che lo vuole come spalla per un giovane Oblak. Con i Colchoneros vince una Supercoppa Spagnola e una Europa League, e saluta i biancorossi con uno score di 33 clean sheet in 67 partite.

Moya

Vitolo

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Storia da doppio ex anche per Victor Machin Perez, in arte Vitolo. L’esterno spagnolo esplode con il Las Palmas, in Segunda Division, dove i suoi ottimi numeri (26 gol in tre stagioni) convincono il Siviglia a puntare su di lui. Nel 2017, l’Atletico Madrid decide di puntarci e lo acquista per la modica cifra di 35 milioni di euro.

Al netto della spesa, si può dire che la sua avventura in biancorosso è stata un grosso flop. Il rendimento è ben lontano dalle aspettative, e dopo 3 anni e mezzo viene spedito in prestito prima al Getafe, e poi di nuovo al Las Palmas. Le 101 presenze con i Colchoneros non hanno lasciato il segno, né tantomeno le sole 7 apparizioni nella parentesi al Getafe.

Vitolo
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