Da Wembley a Wembley: finale amaro per Reus, missione compiuta per Kroos

Un finale diverso per le due stelle del calcio tedesco, Marco Reus e Toni Kroos, alla loro ultima partita con le maglie di Borussia Dortmund e Real Madrid. La storica bandiera giallonera sperava di vendicare la sconfitta rimediata nel 2013 in finale di Champions League contro il Bayern, quel Bayern di cui faceva parte il connazionale dei blancos che ha invece appeso le scarpe al chiodo nel migliore dei modi.

Reus, è stato un viaggio indimenticabile

12 stagioni, 429 presenze, 5 trofei, 170 goal e 131 assist. Un percorso lungo, caratterizzato da gioie e dolori, un viaggio indimenticabile ed emozionante. La Champions League sarebbe stata la ciliegina sulla torta, il miglior modo per congedarsi dal suo amato Borussia Dortmund, ma il destino aveva in mente altri piani per Marco Reus. Finisce con un'altra sconfitta in finale, un ko che brucia proprio come il titolo di Bundesliga perso lo scorso anno all'ultima giornata. Le finali si vincono, non si giocano, resta però l'amore incondizionato di un popolo, un qualcosa che Reus porterà sempre con sè.

Kroos saluta da vincente

All'indomani dell'annuncio che Toni Kroos si sarebbe ritirato dal calcio dopo gli Europei, il collega Luka Modric lo aveva messo in guardia sui social: "Abbiamo ancora una missione da compiere". La promessa è stata ampiamente rispettata, il Real Madrid ha vinto la Decimoquinta Champions League della sua storia, la 6ª del croato coi blancos, la 5ª del centrocampista tedesco con le merengues (6 in carriera contando anche quella col Bayern Monaco, ndr).

Ancelotti: "Kroos? In pochi ci riescono"

Anche Carlo Ancelotti ha speso parole al miele per il suo calciatore al termine del successo in finale di Champions contro il Borussia Dortmund: "È un po' triste, voleva che finisse così. Ha deciso di smettere e dobbiamo rispettarlo. Kroos chiude alzando una Champions, in pochi possono dire di averlo fatto".