Il weekend dei calciatori italiani all’estero: esordio di Cassano con il Lugano, pari di Coppola al Brighton

Con qualità, tattica, carattere da vendere e prestazioni al top, tengono alta la bandiera del Bel Paese in giro per il mondo: sono i calciatori italiani all'estero, che hanno deciso di lasciare i campionati più belli e competitivi per vivere delle nuove esperienze. Si mettono costantemente in gioco tra dimensioni sportive da conoscere, gironi ricchi di insidie e tanta competizione ma una cosa è certa: non getteranno mai la spugna, portando il loro DNA italiano ovunque ci sia un pallone che rotola e un rettangolo verde di gioco. Da Claudio Cassano a Coppola passando per Parravicini, Coletta e Amatucci, anche questa settimana c'è tanto da raccontare tra singolari esordi, inizi sfortunati, vette conquistate sognando la prima squadra e tanto altro ancora. Dall'alto dei suoi 22 anni appena compiuti, il centrocampista romano Claudio Cassano ha già vissuto centinaia di vite. Il fil rouge è sempre il calcio, che gli scorre nelle vene sin da quando era bambino. Una lunga trafila nelle giovanili della Roma, due anni al Cittadella e via, si parte per tastare i campi lontano, lontanissimo dall'Italia. Prima il Chigago Fire e poi il Lugano dallo scorso 8 settembre. Ci si avvicina a casa ma non troppo perché bisogna crescere da soli, rimboccarsi sempre le maniche e lavorare duro per superare la concorrenza. Il talento parla per sé, sempre votato all'attacco tra velocità e fantasia: è questo che ha fatto innamorare la nuova piazza, con l'esordio che è arrivato proprio in questo turno, nel recupero della quarta giornata di Brack Super League. E' il minuto 75 quando si prende gli applausi di incitamento del pubblico, sfiorando persino la rete qualche minuto dopo. Predestinato. Non è da tutti godersi ben quattro gol tra le mura amiche e il primato in classifica, con quattro vittorie e soli due ko nelle prime giornate di campionato. Giacomo Quagliata è tra i protagonisti del magic moment del Deportivo La Coruña, in vetta alla graduatoria de LaLiga2, calando il poker interno contro l'Huesca. Una gara sentita, ben giocata, con il calciatore classe 2000 originario di Palermo che è uscito dal campo soltanto al 75' con la maglietta ben sudata per l'ottima prestazione, come sempre. Perno inamovibile della difesa, nonostante la giovane età ha collezionato numerose esperienze che lo hanno formato, con le maglie del Bari, Cremonese e Pro Vercelli. Lo scorso anno è approdato al Catanzaro, girato a titolo definitivo in Spagna per la consacrazione. Work in progress. Diego Coppola è sicuramente un volto più noto agli amanti del calcio rispetto ai suoi predecessori, che dopo la splendida avventura al Verona ha deciso di comporre la sua valigia di sogni, speranze e tackle e partire verso l'Inghilterra, per provare il brivido che solo la Premier League sa regalare. Direzione Brighton, ha firmato un contratto quinquennale con la società che ha riposto in lui estrema fiducia. Talento, carattere ed entusiasmo insieme alla soddisfazione di qualche convocazione con la Nazionale italiana maggiore, per la strada che pian piano si sta facendo sempre più chiara e in discesa. In Premier però si sa, bisogna sempre battagliare, lavorare sui dettagli e conquistare con merito un posto da titolare. Nell'ultima giornata di campionato disputata è entrato in campo al 75' rilevando Minteh, assistendo al pareggio nel finale dei rivali del Tottenham. Da migliorare. Le storie dei calciatori italiani all'estero sono sempre diverse e spesso iniziano con il destino che mette i bastoni tra le ruote. Ma niente paura, il futuro sarà sicuramente roseo: è solo un test della vita per temprare il carattere. Ben lo sa l'attaccante Nicolas Parravicini che ha iniziato la sua neo avventura in Francia con l'SC Bastia fermandosi subito per un acciacco. Sui social il suo entusiasmo era palpabile eppure, solo una settimana dopo, ha dovuto rinunciare alla gara in trasferta contro il Montpellier, persa dai suoi per 2-0. Avrebbe sicuramente dato una mano da ariete dell'aria di rigore dall'alto dei suoi 194 centimetri d'altezza, immarcabile per il fisico ben strutturato. C'è da lavorare e recuperare presto, per raddrizzare un inizio di stagione difficile: il suo team è infatti ultimo in classifica in Ligue2, con soli due punti all'attivo. Diciotto anni, cuore giallorosso e le sue origini che porta dentro di sé nel nuovo viaggio a Lisbona. Federico Coletta, dopo una lunga ed emozionante trafila tra le giovanili della Roma, ha deciso di uscire dalla sua zona di comfort per provare il grande salto. Il Benfica B è la realtà perfetta per lui: si respira calcio vero, quello professionistico, con l'immenso sogno di approdare, nei tempi giusti, in prima squadra. Se sognare è lecito, giocare è necessario, anche per confermare la maglia della Nazionale, altro vanto da indossare con orgoglio. Centrocampista di grande qualità, è ancora a caccia della vittoria in questo inizio di stagione reduce dal ko contro il Felgueiras, militando così tra i bassifondi della classifica al 15° posto. Bisogna subito rimboccarsi le maniche e lavorare, per brillare sempre di più, anche in Portogallo. Coraggioso. Con la Fiorentina fino al 2028 ma una vita in giro prima per l'Italia e poi per il mondo. Il giovane classe 2004 Lorenzo Amatucci non ha paura delle sfide, accogliendone una molto interessante. Dal viola della maglia del club che detiene il suo cartellino fino al sole delle Canarie, firmando con l'Unión Deportiva Las Palmas, neoretrocesso ne LaLiga2. Peccato, in una categoria maggiore avrebbe figurato ancor meglio, facendo brillare il suo talento cristallino che mostra anche con la maglia della Nazionale italiana Under 20. Lorenzo però non ha fretta e costruisce ancora con i suoi compagni, ripartendo dalla Seconda Divisione. Nell'ultimo turno di campionato è infatti reduce dal successo di misura contro il Leganés, perno inamovibile del centrocampo del tecnico Luis Garcìa. Attualmente al sesto posto a sole due lunghezze dalla vetta, culla il sogno del salto di categoria, una grande soddisfazione tra i calciatori italiani all'estero, lontani dall'Italia. Tenace.