Beckham ed Escobar, gli idoli di Marset

Sognando Beckham: il progetto del latitante Sebastián Marset

Sebastian Marset
Il progetto del latitante uruguaiano Sebastian Marset: diventare una stella del calcio, come l'idolo Beckham, riciclando denaro proveniente dal traffico di droga
Vincenzo Bellino
Vincenzo Bellino Redattore 

Il caso di Sebastián Marset, narcotrafficante uruguaiano, ha scosso il mondo del calcio sudamericano. Marset non si è limitato a costruire un impero criminale, ma ha utilizzato il suo denaro illecito per inserirsi nel mondo dello sport. Il suo sogno di diventare una stella del calcio si è intrecciato con il riciclaggio di denaro proveniente dal traffico di droga, portandolo a investire in squadre in Paraguay e Bolivia, con l’obiettivo di realizzare una carriera parallela come calciatore.

Il Deportivo Capiatá e l'inizio del sogno

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Nel 2021, Sebastián Marset si presentò al Deportivo Capiatá, una modesta squadra paraguaiana, con l'ambizione di diventare una stella del calcio. Nonostante le sue scarse capacità sul campo, il narcotrafficante ottenne la maglia numero 10, imponendosi non solo come giocatore, ma anche come benefattore del club, finanziando stipendi e strutture con i proventi del suo traffico.

L'allenatore di allora, Jorge Núñez, raccontò come i giocatori stessi lo implorassero di non escluderlo dalle partite, consapevoli dell’influenza che Marset esercitava all’interno del team. Questo controllo, alimentato dal denaro sporco, permise a Marset di nascondere la sua attività criminale dietro l’immagine di calciatore.

David Beckham

L'espansione in Bolivia e il fallimento

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Non contento dei suoi successi in Paraguay, nel 2023 Marset decise di replicare il suo piano in Bolivia, acquistando la squadra Los Leones El Torno FC, dove scelse il numero 23 in omaggio al suo idolo,David Beckham.

Anche qui, però, il suo progetto non durò a lungo. Le autorità boliviane sospesero la squadra per irregolarità, mettendo in luce le connessioni tra il club e le attività criminali di Marset. Nonostante la sua caduta nel mondo del calcio, il narcotrafficante riuscì nuovamente a scomparire, sfuggendo alle forze dell’ordine di Paraguay, Uruguay, Brasile, Italia, Stati Uniti e altri paesi, che tentavano di fermare il suo impero della droga.

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