Tre le sfide più attese della stagione di Premier League c’è sicuramente quella tra Arsenal e Manchester City, due delle principali protagoniste del calcio inglese degli ultimi anni. Tra le due squadre non esiste una vera e propria rivalità, se non quella dettata dalla competizione sportiva e da qualche storia tesa.
Arsenal e Manchester City, una rivalità senza storia
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Il City non ha una tradizione datata di cui forgiarsi, al contrario invece dell’Arsenal che ha scritto pagine e pagine degli scorsi decenni del calcio inglese. L’antagonismo tra le due formazioni è quindi una narrazione piuttosto recente, che nasce nel momento in cui alla guida degli Sky Blues arrivano i potentissimi sceicchi dall’Arabia. A suon di petroldollari spesi a destra e a manca, la squadra di Manchester è diventata ormai una delle più forti e vittoriose della Premier, in un periodo in cui, al contrario, l’Arsenal ha visto crollare un po’ di certezze.
I Gunners hanno vissuto uno straordinario momento agli inizi degli anni 2000, vincendo il titolo sia nel 2002 che nel 2004. Da lì in poi, la bacheca della formazione di Arsene Wenger è rimasta vacante praticamente per un decennio, prima di ritornare a risollevare qualche FA Cup e qualche Community Shield negli ultimi 10 anni. Con Arteta, però, l’Arsenal sembra aver ritrovato la propria strada, ed i due secondi posti nelle ultime due stagioni lo testimoniano. Gli 84 punti della stagione 2022/23 e neppure gli 89 del 2023/24 sono bastati per vincere il titolo, perché avanti ai Gunners c'era una formazione in grado di fare ancora meglio: il Manchester City, appunto.
Manchester City, Arsenal e la folle corsa di Adebayor
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La storia di Arsenal e Manchester City racconta anche di una gran quantità di calciatori che hanno vissuto la rivalità sia da una parte che dall’altra. Se si pensa ad un doppio ex delle due squadre, la prima immagine in memoria non può che essere quella della sfrenata corsa a tutto campo di Emmanuel Adebayor.
I tifosi dei Gunners non presero proprio benissimo il suo addio nell’estate 2009, con il trasferimento proprio agli azzurri di Manchester per circa 30 milioni di euro. La sfida dell’Etihad tra le due squadre offrì l’occasione per cantargliene di tutti i colori, tra insulti razzisti, offese alla madre e cori poco gentili sulle sue origini africane. Fu diretta conseguenza, allora, la sua esplosione al più classico e scontato dei gol dell’ex.
Quando all’80’ buttò il pallone in rete, il togolese si scatenò e attraversò tutto il campo, con una folle corsa lunga 80 metri, per andarsi a buttare in scivolata proprio sotto allo spicchio del settore ospiti. Risultato? Tensione alle stelle, due turni di squalifica e 25 mila sterline di multa. "Sono stato insultato da persone che sei mesi fa cantavano il mio nome. Non è stata colpa mia se me ne sono andato via, è stato Arsene (Wenger) a voler accettare l'offerta", aggiunse poi nel post partita.
Arsenal e Manchester City, i doppi ex delle due squadre
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Arsenal e Manchester City sono state protagoniste negli ultimi anni di grandi operazioni di mercato, che hanno visto passare giocatori di gran livello da una sponda all’altra. Oltre al già citato Adebayor, tra grandi doppi ex della sfida c’è ad esempio Samir Nasri, che passò dai Gunners ai Citizens nel 2011 per 28 milioni di euro. Il fantasista francese si consacrò a Londra dopo aver svelato il suo talento a Marsiglia, prima di divenire poi un punto fermo anche per Roberto Mancini e Manuel Pellegrini.
Lo stesso percorso lo ha fatto anche Gael Clichy, terzino sinistro di grande affidabilità e con oltre 450 presenze accumulate tra le due squadre inglesi. Destino comune anche al terzino dell’altra fascia dell’Arsenal di Wenger: Bacary Sagna. Dopo 7 stagioni e 284 presenze con i Gunners, il francese si trasferì a parametro zero a Manchester nel 2014, dove visse altre 3 stagioni da protagonista in Inghilterra e in Europa.
Bacary Sagna, terzino dell'Arsenal tra il 2007 e il 2014, poi al Manchester City tra il 2014 e il 2017 (Foto di Paul Gilham/ Getty Images)
Qualche anno prima era toccato ad una vera e propria istituzione dell’Arsenal trasferirsi da Londra a Manchester. Kolo Touré è stato un giocatore amatissimo sulla sponda Gunners, di cui è stato anche capitano e con cui ha disputato più di 300 partite. Nel 2009, il difensore ivoriano si è unito al City, dove si è ricongiunto tra l’altro anche con suo fratello Yaya, arrivato nel 2010 dal Barcellona.
È passato per entrambe le squadre inglesi anche Nicolas Anelka, che ha vissuto una vera e propria carriera da giramondo. L’attaccante francese fu pagato 700 mila euro dall’Arsenal quando nel 1997 fu acquistato dal Paris Saint Germain. Dopo due stagioni e mezzo, con 90 presenze e 28 gol totali, i Gunners lo cedettero al Real Madrid per ben 35 milioni, una cifra astronomica per l’epoca. Nel 2002 fece ritorno in Inghilterra, prima per una mezza annata in prestito al Liverpool e poi definitivamente al City per appena 15 milioni. All’Etihad giocò 3 stagioni da protagonista, con 103 presenze e 45 reti segnate.
Nicolas Anelka con la maglia dell'Arsenal nel 1999, in occasione della sfida di FA Cup contro il Wolverhampton Wanderers (Credit: Laurence Griffiths /Allsport)
Storia da doppio ex anche per Patrick Vieira, vera e propria bandiera dell’Arsenal e leader degli ‘invincibili’ che vinsero il titolo nel 2004 senza perdere nessuna partita in stagione. Oltre 400 partite con i Gunners, poi il trasferimento alla Juventus, l’Inter ed infine il ritorno in Premier League, al Manchester City, dove concluse la sua carriera un anno e mezzo dopo.
Patrick Vieira durante la finale di FA Cup del 2005 tra Arsenal e Manchester United (Foto di Phil Cole/ Getty Images)
Tra i pochi a compiere il percorso inverso, dal Manchester City all’Arsenal, ci sono Gabriel Jesus e Oleksandr Zinchenko. Entrambi hanno lasciato la squadra di Pep Guardiola nell’estate del 2022, nella speranza di trovare più spazio rispetto a quello concesso dall’allenatore spagnolo. Se questo era davvero il loro obiettivo, lo hanno raggiunto solamente in parte, perché dopo due stagioni sono già stati entrambi relegati alla panchina. E per di più - ma questo immaginiamo sia stato messo in preventivo - anche la bacheca piange. Dopo aver vinto tutto con il City, i due sono ancora a secco di titoli con la maglia dei Gunners.