Dopo la nuova tornata di partite di qualificazione per i prossimi Mondiali 2026, tiene ancora banco il curioso episodio avvenuto al 65' di Galles-Belgio quando un grande topo ha fatto "invasione di campo" facendo un bel giro indisturbato sul rettangolo verde di gioco. Prima il portiere belga Courtois ha cercato di afferrarlo scappando dalla morsa dei suoi guantoni, poi altri giocatori hanno provato a fermarlo, correndo verso il fallo laterale e sparendo dietro al monitor del Var. Una problematica che ha però lanciato l'allarme derattizzazione e sicurezza dell'impianto di gioco del Cardiff City, che si è giustificato rispondendo alle accuse.
IL CHIARIMENTO
Il Cardiff City dopo l’invasione del topo in Galles-Belgio: “Zona già derattizzata”

Galles-Belgio con la visita del topo e l'allarme sanitario
—Minuto 65 di Galles-Belgio e tra goal, azioni spettacolari e un match ancora aperto sul momentaneo 1-2, ecco che il gioco si ferma per qualche minuto per un episodio molto singolare. Un grande topo entra in campo e velocissimo dribbla i calciatori, arrivando nella zona di Courtois che prova a fermarlo e afferrarlo, senza successo. Tra lo stupore dei presenti e il divertimento dei tifosi sugli spalti che incita il roditore alla sopravvivenza, lo stesso si dirige verso l'uscita, facendo perdere le sue tracce. Come riporta The Guardian, il Cardiff City, proprietario dell'impianto di gioco che ha ospitato il match in Galles tramite la voce del Responsabile alla Sicurezza della Federcalcio del Galles e del club, Wayne Nash, si è dichiarato estraneo ai fatti: "In 36 anni non è mai successo niente di simile, abbiamo un precedente con un cane ma un topo davvero mai", conferma.

La risposta del Cardiff City
—Nessuna problematica relativa alla sicurezza dell'impianto e alle normative igieniche, così come prosegue il Responsabile alla Sicurezza Wayne Nash: "Lo stadio è vicino a orti e binari ferroviari e possono esserci molti topi nella zona, che riescono ad eludere i nostri sistemi per debellarli. Spesso li avvistiamo all'esterno ma lavoriamo a stretto contatto con i nostri partner per il controllo dei parassiti e facciamo tutto il possibile per tenerli lontani. Ci sono numerose stazioni di esche per topi allo stadio e vengono seguite rigorose politiche di pulizia. Raccogliamo costantemente rifiuti e cibo come hamburger mangiati a metà subito dopo le partite e sono certo sia stato solo un caso e che non si verificherà più", conclude.
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