Dopo alcune stagioni deludenti (un 12° posto in Premier nel 2023 e un 6° posto nel 2024), il Chelsea sembra essere tornato una squadra compatta, forte e competitiva, soprattutto sul piano internazionale. Lo testimoniano, in particolare, le vittorie in Conference League e nel nuovo Mondiale per Club. Ma il club di Enzo Maresca e dei suoi grandi talenti è realmente tornato grande? Cosa manca ai Blues per essere davvero considerati una big?
L'analisi
Il Chelsea di Enzo Maresca è davvero tornato grande?

WROCLAW, POLAND - MAY 28: Enzo Maresca, Manager of Chelsea, acknowledges the fans as he walks past the UEFA Conference League trophy following his team's victory in the UEFA Conference League Final 2025 between Real Betis Balompie and Chelsea FC at Stadion Wroclaw on May 28, 2025 in Wroclaw, Poland. (Photo by Stuart Franklin/Getty Images)


Enzo Maresca e i giovani talenti del Chelsea
—Un quarto posto in campionato che ha garantito il ritorno in Champions League, la vittoria della Conference League, il trionfo nel Mondiale per Club. Questi, finora, i risultati ottenuti da Enzo Maresca sulla panchina del club londinese.
Maresca è arrivato al Chelsea nel luglio del 2024 trovandosi a disposizione la rosa più giovane della Premier League con una età media di 24 anni. Il suo grande merito è stato quello di saper valorizzare questi talenti trovando un sistema di gioco basato sui due giovani più noti e forti: Cole Palmer e Enzo Fernandez. Un grande apporto alla stagione appena finita l'hanno fornito anche Nicolas Jackson, Moises Caicedo, Pedro Neto, Cucurella, Reece James e Colwill. E la dirigenza Blues intende proseguire su questa strada, come dimostrano gli acquisti estivi: Joao Pedro dal Brighton, Jamie Gittens dal Dortmund, Liam Delap ed Estevao. Tutti giovani talenti, con poca esperienza, ma con grande fame.

La vittoria della Conference
—Partito come una delle favorite, e con la rosa più costosa della competizione, la squadra londinese non ha deluso le aspettative. Il percorso di Palmer e compagni è stato perfetto, a partire dalla fase di campionato con sei vittorie su sei partite. Un dominio totale quello dei Blues, con 45 gol segnati e appena 12 subiti. Troppo grande il divario fra i londinesi e gli altri, come testimoniano alcune vittorie decisamente larghe: in particolare l'8-0 rifilato agli armeni del Noah, i cinque gol dati agli irlandesi dello Shamrock Rovers e la vittoria della finale per 4-0 contro il Real Betis.

La vittoria del Mondiale per Club
—Decisamente più inaspettata è stata la vittoria del Chelsea nel nuovo Mondiale per Club, alla sua prima edizione negli Stati Uniti. Dopo un percorso sicuramente non troppo difficile rispetto a quello del PSG, la banda di Enzo Maresca ha sfoderato una grandissima prestazione nella finale contro i Campioni d'Europa. Un decisivo Cole Palmer, che ha segnato due reti, e il neo-acquisto Joao Pedro hanno regalato al Chelsea la vittoria in questo torneo. Un trionfo che ha nuovamente evidenziato l'importanza e la forza dei giovani talenti della squadra e il grande lavoro fatto da Maresca.

Il Chelsea è tornato grande?
—A questo punto ci si può porre la domanda: il Chelsea è tornato una grande squadra? Senza dubbio la squadra di Maresca è molto forte, piena di grandi talenti in grado di far passare un brutto quarto d'ora a chiunque, in Premier e in Europa. Quello che manca, però, è la vittoria veramente importante: la Premier League o la Champions. Sono queste le competizioni in cui il Chelsea, in questa stagione, dovrà dimostrare di essere in grado di arrivare fino in fondo.
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