STAGIONE TRAVAGLIATA

Il Manchester City vuole l’Fa Cup: dopo anni di dominio c’è una stagione da salvare

Manchester City Premier League
La squadra di Pep Guardiola si attacca all'Fa Cup per provare a rendere migliore un'annata complicata: infortuni, cali di forma e mercato sbagliato all'origine dei tanti fallimenti in Premier League e in Europa
Alessandro Stella
Alessandro Stella

10 agosto 2024, prima gara ufficiale della stagione 2024/25. è la finale di Community Shield contesa dai due club di Manchester. Il City riprende i rivali cittadini dello United al minuto 89 e poi vince il trofeo dopo una serie di 16 rigori. Per i Citizens sembra il preludio di un'ennesima stagione di dominio.

15 maggio 2025, 9 mesi dopo. Il Manchester City non ha conquistato altri trofei e vive la sua peggior stagione degli ultimi 8 anni. Sabato pomeriggio, ore 17.30 nella tradizionale e splendida cornice del Wembley Stadium, gli uomini di Pep Guardiola si giocano l'ultimo atto di Fa Cup contro la sorpresa Crystal Palace, per provare a dare un senso positivo ad un'annata travagliata.

Manchester City, il crollo verticale dopo un super inizio: addio alla Premier già da dicembre.

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I due fallimenti principali del Manchester City sono stati tra Premier League, con Haaland e compagni che hanno abdicato già a dicembre, e Champions League dove dopo un pessimo girone unico i Citizens sono stati eliminati già ai sedicesimi dal Real Madrid. Eppure soprattutto in campionato la cose erano partite bene, pur senza brillare quasi mai sotto l'aspetto del gioco. 7 vittorie e 2 pareggi nelle prime 9 uscite stagionali e la sensazione di essere ancora una delle squadre da battere.

Il 27 settembre però ecco la prima vera svolta negativa: il centrocampista Rodri, futuro pallone d'oro e catalizzatore totale del City si rompe il crociato. Le ripercussioni sono devastanti. La squadra di Guardiola perde il suo faro e dal 30 ottobre, giorno dell'eliminazione in Efl Cup per mano del Tottenham, fino al 26 dicembre il Manchester crolla. Considerando tutte le competizioni, in 13 partite arrivano ben 9 ko (di cui alcune pesanti con Tottenham e Liverpool in Premier e Sporting Lisbona e Juventus in Europa), 3 pari e 1 sola vittoria.

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Champions League: il rischio eliminazione ai gironi, poi la doppia sberla col Real Madrid ai sedicesimi

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Se in campionato il City lascia ogni speranza clamorosamente già dopo 4 mesi, in Europa le cose non vanno molto meglio anzi. In Champions, i vincitori del 2023 nonché tra i favoriti di inizio stagione, chiudono il girone al 22esimo posto, il terzultimo valido per la qualificazione. 3 vittorie, 2 pari (di cui uno assurdo con il Feyenoord) e 3 sconfitte.

Dopo la penultima giornata i Citizens sono addirittura rischio eliminazione. Poi la sterzata decisiva nell'ultimo turno, che però servirà a poco. Il sorteggio playoff è inclemente: per il quarto anno consecutivo è sfida al Real Madrid. Le Merengues non lasciano scampo ai rivali: 2-3 all'Etihad, 3-1 al Bernabeu. Siamo al 19 febbraio e Guardiola dice addio anche al secondo grande obiettivo stagionale.

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Il sesto posto in campionato dopo 29 giornate, la risalita e l'ennesimo shock con l'ultima in classifica

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Gli strascichi della cocente eliminazione europea sono come sale sulle già profonde ferite del Manchester, che nelle successive quattro sfide di Premier League raccoglie solo 4 punti. Al 15 marzo, prima dell'ultima sosta per le Nazionali, il City è sesto in campionato a nove giornate dal termine. La qualificazione alla successiva Champions appare in bilico come non mai.

Tra il 2 aprile e il 2 maggio ecco però il mese della risalita: in campionato i Citizens raccolgono 16 punti su 18 e sembrano ritornati sulla retta via. Ma sabato scorso l'ennesimo stop, uno 0-0 esterno contro il Southampton già retrocesso e protagonista di una delle peggiori stagioni di sempre nella storia del calcio inglese. Per Guardiola e i suoi è lo specchio dell'intera annata e le ultime due giornate saranno decisive per arrivare tra le prime cinque.

La Fa Cup invece rappresenta l'unico percorso netto realizzato: 5 vittorie in altrettanti match. Salford (8-0), Leyton Orient (2-1 complesso in rimonta), Plymouth (3-1), Bournemouth (2-1 sempre recuperando l'iniziale svantaggio) e Nottingham Forest (2-0) sono le squadre, nemmeno così ostiche tranne l'ultima, affrontate nel percorso che ha portato la finale.

Le cause del fallimento: dagli infortuni agli errori durante il calciomercato

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Ma quali sono i motivi dell'annata piuttosto fallimentare del City? Come detto l'infortunio grave e prematuro di Rodri ha tolto a Guardiola il principale punto di riferimento. Ma in realtà oltre allo spagnolo tanti altri giocatori hanno avuto più problemi fisici del previsto: da Stones ad Akanji, da Kovacic ad Haaland. A fine ottobre i Citizens per un periodo hanno avuto a disposizione solo 13 giocatori della prima squdra. A questo si è aggiunto il calo di rendimento, dopo anni di grandi prestazioni, per alcuni giocatori chiave come Walker (ceduto poi al Milan a gennaio), De Bruyne e Foden.

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E poi i tanti errori durante il calciomercato. In estate l'improvvisa cessione di Alvarez all'Atletico Madrid ha lasciato l'attacco senza un vero sostituto di Haaland. In entrata sono arrivati solo Gundogan, non più brillante come in passato, e Savinho che dopo la magica annata al Girona non si è confermato nel passaggio in una big. Al quel punto, su richiesta di Guardiola, la società si è scatenata a gennaio spendendo la bellezza di 218 milioni di euro: ecco Marmoush (per l'attacco e pagato 80 milioni), Khusanov, Nico Gonzalez e Vitor Reis. Nessuno di loro ha avuto un impatto devastante.