La Conference League appena conclusa ha visto il Chelsea alzare il trofeo nel cielo di Breslavia grazie al roboante 4-1 sul Betis Siviglia. Da una parte. Dall'altra, invece, ha visto anche la rinascita di un giocatore che non ha bisogno di presentazioni ma che da un po' di tempo sembrava essersi perso. Stiamo parlando di Isco. L'ex giocatore del Real Madrid, e ora capitano dei biancoverdi, è stato eletto miglior giocatore del torneo internazionale.
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Il ritorno di Isco: arriva il riconoscimento come miglior giocatore della Conference League


Isco nominato miglior giocatore della Conference League
—Non è stata certamente la finale che si aspettava. Isco ha visto sfumare il sogno di alzare il suo primo trofeo con la maglia del Betis Siviglia sul più bello. Quei maledetti secondi 45 minuti hanno mandato tutto in frantumi. Una sconfitta che, per la UEFA, non cancella il valore del capitano degli andalusi. Nonostante la debacle in finale, l'ex Real Madrid è stato eletto miglior giocatore della Conference League. Un riconoscimento che sicuramente non allevia l'amarezza del classe 92' ma che ha dato la conferma che Isco può ancora dire la sua nel calcio europeo.
Che il numero 22 dei biancoverdi non abbia perso il suo smalto, lo conferma il fatto che il 33 enne ha esordito nella Conference League solo a gennaio a causa di un infortunio. Poco importa per lui. Nelle 8 partite disputate ha realizzato tre reti e fornito due assist, uno dei quali quello che ha permesso ad Ezzalzouli di portare momentaneamente il Betis in vantaggio nella finale poi persa. Poche partite per dimostrare di essere ancora quel fenomeno ai tempi del Real Madrid.
🏆 UEFA Conference League Player of the Season: Isco! 🟢⚪️#UECL@RealBetispic.twitter.com/MPSmn5DB3x
— UEFA Conference League (@Conf_League) May 29, 2025
Le parole di Enzo Maresca
—Anche Enzo Maresca non ha potuto fare a meno di riconoscere il valore dell'ex blanco: "Alla fine ho detto a Isco che ha una qualità che fa la differenza". Lo stesso può dire Enzo Fernandez: "Oggi ha dimostrato tutte le sue qualità e nel corso della sua carriera ha vinto tanto, e gli ho detto di continuare così". E anche Cuccurella: "È un grande giocatore. Lo ha già dimostrato. È tornato alla sua seconda giovinezza e abbiamo dovuto soffrire. Sono molto felice di condividere momenti, allenamenti e tempo con giocatori di questo livello che hanno vinto così tanto. Non è un compito facile e si può imparare molto". L'esperienza e la rinascita di Isco insegna, dunque, che a volte anche una sconfitta per quanto possa fare male può valere molto se ci si guadagna il rispetto anche degli avversari.
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