Si complica la situazione finanziaria di John Textor, proprietario dell’Olympique Lione. Tre investitori del fondo Iconic Sports Management lo minacciano di intraprendere azioni legali se non ripagherà entro il 2 luglio un debito salito a 93 milioni di dollari. La tensione è esplosa dopo che il club è stato retrocesso in Ligue 2 dalla DNCG, l’autorità finanziaria del calcio francese.
Retrocessione OL
John Textor sotto pressione: tre investitori minacciano cause legali per il caso Lione

Lettera ufficiale dagli investitori: “Riacquista le azioni”
—Secondo il Financial Times, tre importanti finanziatori – Jamie Dinan, Alexander Knaster ed Edward Eisler – hanno inviato una lettera formale a Textor. Nella missiva si chiede il riacquisto delle azioni di Eagle Football Holding, la società con cui l’imprenditore americano controlla il Lione, oltre a Botafogo e Molenbeek.

Il contenzioso nasce da un prestito da 75 milioni di dollari che Iconic aveva concesso a Textor nel 2022 per acquisire il club dal precedente presidente Jean-Michel Aulas. Con gli interessi, l’importo è ora salito a 93 milioni. I tre investitori sostengono che Textor sia contrattualmente obbligato a ricomprare quelle azioni.
John Textor si difende: “Iconic non ha rispettato i patti”
—Ma l’imprenditore rifiuta. Secondo lui, gli investitori "non hanno diritto ai benefici contrattuali che rivendicano oggi". Textor ribatte anche che Iconic non ha rispettato i propri impegni iniziali, mettendo in discussione la validità dell’accordo.
Il quadro si fa ancora più complesso. Per completare l’acquisizione del Lione, Textor aveva contratto anche un prestito da 405 milioni di dollari con il fondo Ares Management, a un tasso d’interesse elevato del 13%. Era prevista anche una fusione tra Eagle Football e una SPAC di Iconic, poi saltata nel 2023.

Già allora Iconic aveva provato a forzare il riacquisto delle quote. Oggi, quasi due anni dopo, la minaccia è concreta: azione legale imminente se Textor non salderà il debito entro il termine. Con un club retrocesso, debiti crescenti e alleati trasformati in oppositori, il futuro dell’OL sotto la guida di John Textor appare sempre più fragile.
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