Inarrestabile

L’eterno Miura va verso la 40esima stagione da professionista: “Voglio giocare ancora”

Miura
Kazuyoshi Miura non ha assolutamente intenzione di fermarsi e, a quasi 58 anni, comincerà la sua 40esima stagione da professionista.
Luca Paesano

Kazuyoshi Miura non vuole proprio saperne di smettere e continua a scrivere pagine su pagine del Guinnes dei record per ciò che riguarda il calcio. La stella giapponese, un vero e proprio totem in patria, si appresta con i suoi quasi 58 anni a cominciare la quarantesima stagione da calciatore professionista. Attualmente in prestito dall'FC Yokohama all'Atletico Suzuka, club di quarta divisione nipponica, "King Kazu" ha un contratto valido fino al dicembre 2025 e ha tutte le intenzioni di onorarlo fino in fondo. Insomma, di smettere proprio non se ne parla!

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Inarrestabile Kazu Miura, comincerà la sua 40esima stagione da professionista

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La leggenda del calcio giapponese non ha alcuna intenzione di fermarsi e, se manterrà la parola data qualche anno fa, sarà in campo fino ai 60 anni. Poco ci manca, ma a questo punto bisognerà vedere se non vorrà addirittura spingersi oltre. All'alba dei suoi 58 anni, che compirà il prossimo 26 febbraio, Kazuyoshi Miura si prepara ad entrare nella sua 40esima stagione tra i professionisti.

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"King Kazu" detiene inevitabilmente il record di calciatore più anziano e più longevo della storia del calcio e anno dopo anno continua ad aggiornare le pagine del Guinnes dei primati. Il giapponese ha una storia da vero giramondo, cominciata ormai nel lontanissimo 1986 con la maglia del Santos. Nella sua interminabile carriera cominciata in Brasile, ha vestito le maglie di quasi 20 squadre e calcato i campi di quattro diversi continenti. Nella stagione 94/95 fu di passaggio anche in Italia, vestendo in 21 occasioni la maglia del Genoa.

Dopo una stagione in Serie B portoghese, con l'Olivarense nel 2023-24, Miura ha fatto ritorno a casa e fino al 2025 vestirà la maglia dell'Atletico Suzuka: “Ho un contratto di un anno e mezzo. Quindi penso che sia una progressione naturale. Smettere non è un'opzione. Voglio giocare più minuti possibili”.

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