Dichiarazioni

Kyle Walker: “Darei una mia Premier con City per l’Europa League col Tottenham”

Kyle Walker: “Darei una mia Premier con City per l’Europa League col Tottenham” - immagine 1
L'esperto calciatore inglese ha dichiarato che rinuncerebbe ad una sua Premier League per quel trofeo con gli Spurs
Jacopo del Monaco
Jacopo del Monaco

Nel corso dell'ultima puntata del suo podcast, l'ormai ex terzino destro del MilanKyle Walker ha rilasciato diverse dichiarazioni. Una di queste riguarda l'Europa League vinta dal Tottenham a maggio, quando ha sconfitto il Manchester United in finale.

Kyle Walker: "Per l'Europa League col Tottenham, rinuncerei ad una Premier League"

Kyle Walker: “Darei una mia Premier con City per l’Europa League col Tottenham”- immagine 2
—  

Dal 2010 al 2017, Walker ha vestito la maglia del Tottenham senza aver mai portato a casa un trofeo. Passato al Manchester City, il terzino destro classe 1990 ha vinto ben 18 trofei, tra i quali spiccano 6 Premier League e la Champions League 2022/2023, vinta in finale contro l'Inter grazie alla rete di Rodri. A gennaio, il City ha ceduto Walker al Milan in prestito con diritto di riscatto, che non verrà esercitato dai rossoneri. Il calciatore inglese ha anche un podcast che porta il suo nome, nel quale parla di argomenti calcistici ma anche di altre che vanno oltre il rettangolo verde. Nell' ultima puntata, ha parlato dell'Europa League vinta dal Tottenham, che ha battuto lo United in finale grazie alla rete di Brennan Johnson. Ecco le parole del terzino:

"Probabilmente rinuncerei ad una Premier League con il City per vincere l'Europa League con il Tottenham. Lo farei, se potessi, solo per dire che ero nella squadra degli Spurs che ha vinto un trofeo, il primo dal 2008. È difficile, ma lo farei per quel che ha significato il momento".

Kyle Walker: “Darei una mia Premier con City per l’Europa League col Tottenham”- immagine 3

Poi ha parlato anche di Son, suo ex compagno ed attuale capitano del Tottenham: "Lo ricordo quando varcava la soglia del Leverkusen, era come un coniglio abbagliato dai fari, c'erano grandi personaggi lì dietro. È stato semplicemente bello per lui, a livello personale. Per tutto quel tempo, arrivare a tutte quelle finali, essere la persona che c'era quasi, per poi finalmente riuscirci".