La Liga spagnola ha intrapreso un'importante battaglia legale contro il gruppo ultrà del Frente Atlético, una frangia violenta di colchoneros dell'Atlético Madrid, con l'obiettivo di sradicare il fenomeno della violenza negli stadi. Questa azione arriva in risposta agli incidenti verificatisi durante il derby del 29 settembre 2024 contro il Real Madrid, che hanno portato alla temporanea sospensione della partita e a sanzioni per il club madrileno.
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La Liga vuole la dissoluzione del Frente Atletico: l’iniziativa contro la violenza negli stadi
Gli incidenti e la risposta delle istituzioni
Durante il derby, alcuni membri del Frente Atlético si sono resi protagonisti di atti violenti, tra cui il lancio di oggetti contro il portiere del Real Madrid, Thibaut Courtois. Questi episodi hanno spinto il Comitato agonistico della Federcalcio spagnola a chiudere l'estremità sud del Metropolitano (settori da 127 a 133) per tre partite e ad imporre una multa di 45.000 euro all'Atlético Madrid. Queste misure, considerate severe ma limitate al contesto locale, non sono state sufficienti per La Liga, che ha deciso di spingere per sanzioni più gravi.
La strategia de La Liga
La Liga ha adottato una posizione più drastica, presentando un documento formale alla Commissione contro la violenza nello sport. L'obiettivo principale è lo scioglimento del Frente Atlético, considerato uno dei gruppi ultras più problematici del panorama calcistico spagnolo. La Liga ha infatti documentato 142 incidenti che coinvolgono il gruppo ultra tra le stagioni 2015-2016 e 2022-2023. Tra le misure proposte, oltre allo scioglimento del gruppo, vi è la chiusura dei locali e degli stabilimenti dove i membri del Frente si riuniscono, e la sospensione delle loro attività. Inoltre, La Liga richiede il divieto di ingresso al Metropolitano per le persone coinvolte negli atti di violenza. Il presidente della Liga, Javier Tebas, ha chiesto il supporto concreto della Procura per porre fine definitivamente alle attività del Frente Atlético, considerando che le misure prese finora non abbiano portato a una reale riduzione della violenza associata a questo gruppo.
La posizione dell'Atlético Madrid
Da parte sua, l'Atlético Madrid ha preso le distanze dal gruppo ultrà, dichiarando di aver interrotto i rapporti con il Frente già nel 2014, dopo un tragico episodio che coinvolse la morte di un tifoso radicale del Deportivo La Coruña nei pressi del vecchio stadio Vicente Calderón. La presenza dei membri del Frente Atlético sugli spalti è ancora evidente, sebbene questi cerchino di mantenere un profilo più basso rispettando i limiti imposti dal club, come l'assenza di simboli che li identifichino apertamente. Nonostante ciò, continuano a verificarsi episodi di violenza, come dimostrato dagli scontri con i tifosi del Real Betis e dagli insulti razzisti rivolti a Nico Williams durante una partita dello scorso maggio contro l’Athletic Bilbao.
L'Atlético ha espresso difficoltà nel controllare completamente le azioni del Frente, sostenendo di agire solo quando la polizia identifica i responsabili di comportamenti violenti, un approccio che La Liga non ritiene che sufficiente.
Verso una svolta?
La presa di posizione de La Liga per porre fine una volta per tutte alle attività del Frente Atlético rappresenta un passo significativo nella lotta contro la violenza nel calcio spagnolo. Se le azioni legali avranno successo, questo potrebbe infatti segnare una svolta nel modo in cui vengono affrontati i gruppi ultras nel calcio europeo, non solo punendo i singoli responsabili ma anche sciogliendo interi gruppi che promuovono la discriminazione negli stadi. Rimane da capire se le autorità giudiziarie e la Procura saranno in grado di portare a termine questo processo.
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