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FA Cup

Millwall: multa di 15.000 sterline per cori omofobi a Ben Chilwell

Millwall
Cori omofobi e insulti verso giocatori del Crystal Palace. Il club accetta la multa e condanna i fatti: “Tolleranza zero, chi sarà identificato verrà bandito”
Silvia Cannas Simontacchi
Silvia Cannas Simontacchi

Il Millwall dovrà pagare una multa di 15.000 sterline per i cori omofobi rivolti a Ben Chilwell durante il match di FA Cup contro il Crystal Palace, disputato a marzo a Selhurst Park. I cori, partiti dai tifosi dei Lions mentre il terzino sinistro — all’epoca in prestito al Palace dal Chelsea — era in campo, sono stati uditi già al 5° e al 20° minuto di una partita molto accesa, poi vinta 3-1 dai padroni di casa.

Oltre alla sanzione economica, la Football Association ha imposto al club un piano d’azione esteso per intensificare la lotta contro ogni forma di discriminazione. Le misure includono campagne di sensibilizzazione prima delle partite, la presenza di steward dedicati nelle gare considerate a rischio, la creazione di un comitato permanente per uguaglianza, diversità e inclusione (EDI) e un impegno a pubblicare report mensili sulle attività svolte nella comunità.

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Millwall: cori anche contro Mateta

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Ma i comportamenti discutibili sugli spalti non si sono fermati lì: i tifosi del Millwall sono stati duramente criticati anche per aver intonato il coro “Lasciatelo morire” nei confronti dell’attaccante del Palace Jean-Philippe Mateta, rimasto a terra dopo un violento scontro con il portiere Liam Roberts, espulso poco dopo. Mateta ha riportato una grave ferita alla testa che ha richiesto 25 punti di sutura e un trasporto immediato in ospedale. Roberts si è successivamente scusato.

Pur condannando fermamente l’accaduto, la FA ha comunque riconosciuto al Millwall un certo impegno pregresso nella lotta alla discriminazione, definendo il club “al di sopra dei requisiti minimi richiesti”.

La risposta della società: "Chi sarà identificato sarà bandito"

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La risposta del Millwall non si è fatta attendere: “Condanniamo ogni forma di discriminazione e prendiamo atto della decisione della FA. Continueremo a impegnarci attraverso il nostro comitato EDI e la campagna All ’Wall. Chi verrà identificato sarà bandito. La nostra politica di tolleranza zero non lascia spazio a equivoci: questi comportamenti non hanno posto nello sport né nella società.”