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Mourinho-Fenerbahce, un amore mai nato: tra veleno, accuse e promesse mancate

José Mourinho
Scarsezza nei risultati e nel gioco. Un campionato che non ha mai accesso il fuoco del portoghese. Tutto questo è: lo Special One in Turchia
Federico Grimaldi

Era arrivato a Istanbul come il condottiero chiamato a riportare il Fenerbahcesul trono della Turchia, accolto tra cori e bandiere, con il peso di un nome che sa di coppe e rivoluzioni. Ma l'avventura di Jose Mourinho si è rivelata un viaggio carico di tensioni, sospetti e disillusioni. Tra frecciate agli arbitri, accuse velate al sistema e risultati che non hanno mai davvero scaldato la piazza, il rapporto tra lo Special One e il club gialloblù non è mai decollato. Ora, mentre il Galatasaray è in procinto di festeggiare il titolo che Mourinho dice fosse "già scritto", resta il sapore amaro di un’occasione mancata e di una storia mai veramente cominciata.

José Mourinho's first year at Fenerbahce is giving us so many vintage moments👏pic.twitter.com/DtR0SkR3eO

— IM🇵🇹 (@Iconic_Mourinho) May 2, 2025

L'esperienza turca di Mourinho

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L’esperienza di José Mourinho al Fenerbahce, attesa come un ritorno trionfale su un palcoscenico che lo avrebbe rimesso al centro del grande calcio, si è trasformata in una storia di promesse mancate, frustrazioni e veleni. In campionato, lo Special One ha rincorso per mesi un Galatasaray più cinico e costante. Fino a vedere svanire ogni speranza di titolo - un epilogo che lui stesso ha definito “scritto fin dall’inizio”, tra accuse al sistema arbitrale e un clima di sospetto mai dissolto. E se in Super Lig le illusioni si sono sgretolate lentamente, nelle coppe le crepe si sono allargate con maggiore fragore.

José Mourinho, tecnico del Fenerbahce, con in braccio un cucciolo di Husky di Saint-Maximin

In Europa League, il Fenerbahce ha mostrato lampi di quella intensità mourinhana contro squadre come l’Anderlecht. Ma l’eliminazione agli ottavi contro i Rangers ha spezzato ogni sogno continentale. In Coppa di Turchia, l’uscita contro i rivali del Galatasaray è stata accompagnata da un altro gesto destinato a restare nella memoria: la celebre “strizzata di naso” rivolta a Okan Buruk, un simbolo beffardo dell’amarezza accumulata. Il fuoco c’era, ma non ha mai attecchito davvero. Così, quella che doveva essere la rinascita di Mourinho si è trasformata in una stagione a tratti velenosa. In cui neppure la sua proverbiale arte del caos è bastata a cambiare il corso delle cose.

Il Galatasaray risponde

Ci sarà ancora il Fenerbahce nel futuro di Mourinho?

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Nonostante un’annata tutt’altro che esaltante, con il Fenerbahce che ha visto il suo sogno di gloria in Europa infrangersi contro i Rangers e un’altra eliminazione cocente dalla Coppa di Turchia, ad opera del Galatasaray, Jose Mourinho potrebbe comunque restare a Istanbul anche il prossimo anno. Sebbene la squadra non abbia mostrato il carattere e la continuità richiesti, e le aspettative siano state in parte deluse, il suo contratto con il club turco è ancora valido fino al 2026. L' ingaggio rimane da top allenatore europeo che garantisce stabilità economica al tecnico portoghese. Non solo, ma nonostante le difficoltà, il presidente Ali Koç ha dichiarato apertamente di voler continuare con Mourinho anche la prossima stagione. Affermando che il suo valore e la sua esperienza internazionale sono imprescindibili per il rilancio del club, specialmente a livello di competizioni europee.

Mourinho-Fenerbahce, un amore mai nato: tra veleno, accuse e promesse mancate- immagine 4

Questo ha portato anche a una proposta sostanziosa da parte del club, che ha rifiutato un’offerta da 36 milioni per liberarsi di lui lo scorso gennaio. La permanenza di Mourinho dipenderà, però, da un fattore chiave: riuscirà a far crescere il Fenerbahçe, riprendendo quel cammino di vittorie e prestazioni che ci si aspetta da lui? Se dovesse scegliere di restare, Mourinho non lo farebbe per accontentarsi di una stagione di transizione. Ma per dare una svolta decisa e un nuovo inizio al club, costruendo una squadra capace di lottare per la vetta della Super Lig e di tornare protagonista in Europa. Il futuro, quindi, potrebbe riservare sorprese. Ma le premesse per una continua sfida e una rinnovata ambizione ci sono tutte.

Josè Mourinho, ex allenatore della Roma