SENZA PELI SULLA LINGUA

Mourinho non ha dubbi: “Chi mi critica diventa famoso”

Josè Mourinho
Il tecnico portoghese ha parlato alla vigilia della sfida del preliminare di ritorno di Champions League contro il Lille: "Chi ha successo deve pagare un prezzo. Succede a chi ha una storia, trofei e medaglie".
Emanuele Giacometti
Emanuele Giacometti Redattore 

Vincere per non dire addio al traguardo dei playoff di Champions League. Il Fenerbahce di José Mourinho, deve porre rimedio alla sconfitta per 2-1 incassata all'andata in casa del Lille. Un ko amaro e arrivato in extremis, per via del gol firmato da Zhegrova. Stasera bel banco di prova al Saracoğlu per il Fener, col pubblico amico pronto a tifare dal primo al novantesimo.

Fenerbahçe, Mourinho vince e si fa ammonire alla prima di campionato

Le parole di Mourinho nel pre-partita

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Nella consueta conferenza stampa pre-partita, José Mourinhoha esordito rispondendo a una domanda sul fatto che gli avversari abbiano più motivazioni a giocare contro di lui: “Nel calcio -ha detto Mou-, questa cosa possiamo vederla come un prezzo che si paga quando si ha una storia, un trofeo, una medaglia. Io lo vedo come un prezzo da pagare, perché è per una buona ragione.

Lo stesso succede con i giornalisti che mi criticano, perché diventano famosi. Non ho problemi sotto questo punto di vista. Stasera avremo lo stadio a fare il tifo per noi, il che ci avvantaggia. Dobbiamo scendere in campo e goderci la partita".

Fenerbahçe, Mourinho vince e si fa ammonire alla prima di campionato

Jose Mourinho, allenatore del Fenerbahce. (Photo by Ahmad Mora/Getty Images)

Mourinho, un debutto segnato dal cartellino giallo

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In campionato il Fenerbahce ha fatto il suo debutto sabato, battendo 1-0 l'Adana Demirspor. E fin qui tutto bene. Mourinho però ha battezzato il suo debutto in Süper Lig con un cartellino giallo. In tal senso, il portoghese ha commentato in questa maniera: “Una cosa di cui sono sicuro è che l'allenatore del Galatasaray Okan Buruk potrebbe non essere ammonito anche quando entra quattro metri dentro il campo. Io invece, non riesco nemmeno ad entrare in campo di un metro che vengo sanzionato. Questa è la verità".

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