
Radja Nainggolan è stato uno dei protagonisti indiscussi di questo inizio di 2025. La notizia del suo arresto ha fatto il giro del mondo ed oggi ha rilasciato un'intervista in Belgio, dove è tornato a parlare dell'argomento.
Parla Radja
Radja Nainggolan è stato uno dei protagonisti indiscussi di questo inizio di 2025. La notizia del suo arresto ha fatto il giro del mondo ed oggi ha rilasciato un'intervista in Belgio, dove è tornato a parlare dell'argomento.
Gli ultimi giorni sono stati tutt'altro che semplici per l'ex centrocampista della Roma. Il belga è stato arrestato il 27 gennaio 2025, cinque giorni prima di firmare con la sua nuova squadra in Challenger Pro League. Dopo alcuni giorni di riflessione e di allontanamento dai social, Nainggolan è tornato a parlare così sull'accaduto: "Sono stato interrogato per più di quattro ore. Mi hanno detto che avrei dovuto passare la nottata in prigione. Sono rimasto abbastanza sorpreso dal trattamento ricevuto, mi hanno trattato come se fossi Pablo Escobar".
🔴 Radja Nainggolan habla sobre su detención 🚔 https://t.co/BUwzgXoxxQ
— MARCA (@marca) February 10, 2025
Nell'intervista rilasciata a Het Laatste Nieuws, un giornale belga, il centrocampista ex Cagliari ha rilasciato alcuni dettagli sulla sua esperienza in carcere: "Il carcere è un'esperienza che non vorrei vivere mai più. Non mi hanno fatto nessuna domanda sulla droga, volevano solamente sapere che tipo di relazione avevo con la persona interessata. Spero vivamente di essermi lasciato questa esperienza alle spalle".
Quanto accaduto, rimarrà impresso nella testa del centrocampista belga. Ma non è la prima volta, che Nainggolan si ritrova a dover fare i conti con la legge. Già nel 2021 fu arrestato per aver superato i 100 km/h su di una strada con il limite di 60 km/h con un tasso alcolemico superiore alle norme consentite. Senza ombra di dubbio, la vita calcistica di Nainggolan è sempre stata condizionata dai comportamenti fuori dal campo.
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