Oliver Kahn, ex portiere della Nazionale tedesca, ha ufficialmente annunciato il ritiro dalla corsa per l’acquisizione dei Girondins de Bordeaux. Lo ha fatto con una lettera aperta rivolta ai tifosi del club, diffusa lunedì sera, mettendo fine a un progetto ambizioso che avrebbe visto un investimento stimato attorno ai 50 milioni di euro per rilanciare il club francese.
La rinuncia
Oliver Kahn si ritira dalla corsa per i Girondins de Bordeaux: resta solo il piano Lopez


La decisione arriva una settimana dopo la presentazione della sua lettera d’intenti al Tribunale Commerciale di Bordeaux. Alla base del dietrofront, come spiegato da Kahn stesso, ci sono elementi emersi dopo aver avuto accesso alla documentazione finanziaria e legale del club: “Le informazioni ottenute negli ultimi giorni mi hanno portato a concludere che non posso procedere con l’investimento.”
Oliver Kahn, troppe informazioni mancanti e dubbi nella data room
—Secondo fonti vicine all’ex portiere, la decisione sarebbe maturata dopo l’accesso alla data room, dove sarebbero emerse lacune e incongruenze nei documenti. In particolare, si parla di informazioni mancanti o incomplete che avrebbero inciso negativamente sulla valutazione del rischio legato all’acquisizione. Kahn non ha approfondito nel dettaglio i motivi della sua uscita, ma ha sottolineato che “non ci sono le condizioni necessarie per un impegno serio e sostenibile nel lungo periodo”.
Il futuro del club è nelle mani di Gérard Lopez
—Con il ritiro di Oliver Kahn, l’unico piano rimasto sul tavolo per garantire la sopravvivenza dei Girondins è quello presentato dall’attuale proprietario Gérard Lopez. Il club, messo in amministrazione controllata dallo scorso 30 luglio 2024, si affida ora esclusivamente a questa proposta per continuare le attività sportive e finanziare il proprio rilancio.

Il piano, già trasmesso ai circa 400 creditori, prevede una riduzione significativa del debito. Si dovrebbe passare dai 93,9 milioni di euro iniziali a 26 milioni, da ripagare in dieci anni con rate annuali crescenti, dal 5% al 13%.
Il piano di rilancio: due anni per categoria, ritorno in Ligue 1 nel 2030
—L’ambiziosa roadmap tracciata da Gérard Lopez prevede che il club, oggi relegato in National 2, resti due stagioni per ogni divisione. Il ritorno in Ligue 2 è fissato per il 2027-2028, mentre quello in Ligue 1 è pianificato per la stagione 2029-2030. L’arrivo di nuovi investitori non è escluso ma, come chiarito dall’avvocato dei Girondins Laurent Cotret, non prima di due anni.
I Girondins de Bordeaux, sei volte campioni di Francia, si trovano oggi in una delle fasi più critiche della loro storia. Il ritiro di Kahn riduce sensibilmente le opzioni sul tavolo e accentua la pressione sul piano Lopez, che ora dovrà dimostrare di poter reggere sia sul piano finanziario sia su quello sportivo.
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