Dal Barcellona fanno sapere di essere fiduciosi e che non ci saranno problemi. Tuttavia, il futuro di Dani Olmo in blaugrana non è affatto definito. Il trequartista spagnolo, classe 1998, è arrivato nel corso di questa estate per una cifra di 55 milioni dal Lipsia e ha firmato un contratto che lo legherà al Barça fino al 2030. In realtà, però, la questione non è così semplice come appare. Il Barcellona infatti deve fare da tempo i conti con i propri bilanci, con le regole del Fair Play Finanziario e con i paletti imposti dalla Liga. Ristrettezze economiche che impattano anche sulla gestione dei cartellini, del calciomercato e dei tesseramenti dei calciatori.
La situazione
Caso Olmo, il Barcellona deve rientrare nei parametri della Liga per tesserarlo a gennaio
Barcellona, caso Olmo: il suo tesseramento scade il 31 dicembre
—Ne parla quest'oggi El Mundo Deportivo, facendo luce su un vero e proprio caso che riguarda il tesseramento di Dani Olmo. Il trequartista, che è stato grande protagonista con la Spagna agli Europei, è stato inserito nella lista dei tesserati blaugrana solamente a stagione già avviata "grazie" al lungo infortunio di Christensen, che ha permesso così di liberare una casella. Tuttavia, la sua registrazione è valida fino al 31 dicembre 2024 e con il rientro del difensore danese ci sarà bisogno di rientrare nei parametri del Fair Play Finanziario per poterlo mantenere in lista. Chiaramente, salvo nuovi lunghi infortuni, che permetterebbero al Barcellona una nuova sostituzione.
Nonostante la firma del contratto multimilionario con Nike, che finirà per portare oltre 1,7 miliardi al club fino al 2038, il Barça non ha ancora raggiunto lo standard 1:1 del 'fair play' della Liga e, quindi, Dani Olmo, così come Pau Víctor, rimarrebbe senza slot per poter affrontare la seconda metà del campionato. Fonti interne al club fanno sapere di essere serene sulla questione, nonostante nell'ultima assemblea dei soci Laporta abbia dichiarato perdite per 91 milioni. Il Barcellona è al lavoro per far quadrare i conti e si potrebbe raggiungere un accordo economico anche per i viaggi di Laporta in Mongolia e Azerbaigian, che permetterebbero di raggiungere l'1 a 1 prima di gennaio.
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