derbyderbyderby calcio estero Pogba si presenta al Monaco: “Mi sento un ragazzino, voglio tornare in Nazionale”

LA CONFERENZA

Pogba si presenta al Monaco: “Mi sento un ragazzino, voglio tornare in Nazionale”

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Il centrocampista francese è pronto al rientro dopo il lungo stop. E intanto ricorda il periodo buoi alla Juventus: "Alcuni, come Agnelli e Chiellini, hanno continuato a interessarsi a me, a venirmi a trovare e ad aiutarmi. Altri no"
Alessandro Stella
Alessandro Stella

"Mi sento come un ragazzino che ha appena firmato il primo contratto della sua vita". CosìPaul Pogba ha espresso tutta la sua emozione durante la conferenza di presentazione con il Monaco. Il centrocampista francese nei giorni scorsi ha firmato un contratto biennale col club biancorosso e dopo due anni di squalifica per doping potrà tornare a giocare. Da agosto sarà dunque la Ligue 1, il torneo nel quale il "polpo" calcherà di nuovo il terreno di gioco.

Il 32enne ha commentato subito sulle lacrime versate al momento della firma: "È raro che io pianga, ma ho provato delle emozioni indescrivibili. Ho pensato a tutti le immagini di questi due anni. Sapete quello che mi è successo. Quando ho firmato ho rivissuto tutto e ho capito che finalmente qualcuno era tornato a credere in me. Le mie erano lacrime di gioia".

Pogba, desiderio di riscatto: "Non sono morto, voglio tornare in campo e vedere i miei figli ballare quando segno"

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Ma adesso per Pogba non c'è più tempo per piangersi addosso pensando al passato. L'obiettivo è quello di tornare a brillare su un campo di calcio: "Pogba non è morto. Mi sono sempre stati tutti vicino, soprattutto la mia famiglia. Voglio tornare sul campo, vedere i miei figli allo stadio, ballare quando segno. Oggi dimentico il passato, la cosa importante è guardare il presente e il futuro. Voglio tornare al meglio ma è normale che ci voglia tempo. Sono determinato, forse ancora di più. Ho ascoltato il club e vorrei giocare subito".

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Paul Pogba con la maglia della Francia. (Foto di Lars Baron/Bongarts/Getty Images)

Tra le mire principali del neo-acquisto del Monaco c'è senza dubbio il rientro nel giro della Nazionale francese, con la quale ha vinto da protagonista il Mondiale 2018: "Ho sentito Deschamps ma ci sono tappe da rispettare, bisogna meritarselo. Il gruppo francese è forte ma dipende da me fare prestazioni di un certo tipo". E poi un commento sul campionato francese, considerato da molti poco allenante: "Sono in un campionato con giocatori di incredibile talento. Ultimamente ha vinto spesso il Psg ma altri club hanno dimostrato di potercela fare. Sarà una bella sfida per me".

"Amerò sempre la Juventus, però alcuni mi hanno sempre aiutato mentre altri no"

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Pogba poi ha risposto anche alle domande sulla sua ultima avventura alla Juventus. E ha provato a distendere gli animi dopo le numerose polemiche degli ultimi mesi: "Ho sempre amato e amerò sempre la Juve. Questo club mi ha aiutato a diventare la persona che sono oggi. Non c’è nessuna guerra da combattere, contro nessuno. Ci sono cose che mi piacciono e altre che non mi piacciono. Ma è così che va. Alcuni hanno continuato a interessarsi a me, a venirmi a trovare e ad aiutarmi. Il presidente (Andrea Agnelli, ndr) lo faceva, anche Giorgio (Chiellini, ndr). Alcuni compagni di squadra pure. Altri, no".

Pogba ai tempi della Juventus

E infine ancora parole sul senso di libertà provato in questi ultimi giorni: "Penso che sia tutto collegato, e spero che il peggio sia passato. Quando le cose non vanno bene, si possono avere problemi ovunque. Il piano era di risolvere tutto e stare bene emotivamente e fisicamente. È importante essere liberi come un uccello".

Sulla scomparsa di Diogo Jota

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Non è mancata nemmeno la riflessione sulla terribile morte di Diogo Jota, l'attaccante del Liverpool deceduto questa notte insieme al fratello André in seguito ad un incidente stradale. "È una triste notizia per tutti, è stato uno shock", ha dichiarato Pogba, quasi in lacrime.

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"Ero molto sorpreso. Per lui, per la sua famiglia, rivolgo le mie condoglianze. Non si sa mai cosa possa succedere. Bisogna godere di tutti questi momenti, con la propria famiglia, con coloro che si amano. Anche le persone che ti hanno fatto del male, a volte vuoi vendicarti. Ma stamattina questo mi ha aiutato a dirmi: perdona. Goditi forse il tempo che ti resta, perché non sappiamo quanto tempo ci resta".