La denuncia

PSG, Vitinha: “Il calendario è un incubo, non si ferma mai ed è dura resistere”

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Vitinha del PSG denuncia il calendario troppo pieno: tra vittorie e viaggi, la stanchezza si fa sentire, ma la passione spinge a continuare
Stefano Sorce
Stefano Sorce

La stagione del Paris Saint-Germain è stata ricca di successi, ma anche di una fatica accumulata difficile da gestire per i giocatori. Vitinha, centrocampista portoghese del club parigino, ha lanciato un chiaro segnale di allarme riguardo al calendario sempre più fitto e impegnativo che le squadre di vertice sono chiamate a sostenere.

Dopo aver conquistato la Champions League, la Supercoppa Francese, la Ligue 1, la Coppa di Francia, il PSG si appresta a disputare un altro importante trofeo: la Coppa del Mondo per Club. Un traguardo che porterebbe a sei il numero di trofei conquistati nella sola stagione da Vitinha. Tuttavia, nonostante questo straordinario palmares, le parole di Vitinha rivelano la complessità di affrontare un calendario così serrato.

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MUNICH, GERMANY - MAY 31: Vitinha of Paris Saint-Germain celebrates with the UEFA Champions League trophy after his team's victory, to secure Paris Saint-Germain's first ever UEFA Champions League title in the club's history and a record UEFA Champions League Final winning scoreline of 5-0, following the UEFA Champions League Final 2025 between Paris Saint-Germain and FC Internazionale Milano at Munich Football Arena on May 31, 2025 in Munich, Germany. (Photo by Justin Setterfield/Getty Images)

PSG, Vitinha: “Dopo la Champions, non c’è mai riposo”

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“ È difficile dopo una stagione del genere, dopo tante partite, dopo tanti viaggi, per la nazionale e per il club, per noi e per gli altri club. Stiamo cercando di combattere la stanchezza. Stiamo cercando di compensare la gioia e l'attesa di giocare in una nuova competizione, di essere in un altro Paese, qui negli Stati Uniti”, ha dichiarato il centrocampista. “Siamo felici di ciò che abbiamo fatto, vincere una Champions League è indescrivibile, ma non ci fermiamo qui. Dopo la Nations League, ora c’è la Coppa del Mondo per Club. È un continuo, c'è sosta”.

Questo sfogo del giocatore sottolinea una problematica ormai sempre più evidente nel calcio moderno: l’eccesso di impegni, che mette a dura prova la preparazione fisica e mentale degli atleti. Il rischio, secondo molti esperti, è che la sovrapposizione di tornei nazionali, internazionali e competizioni con le nazionali possa compromettere la qualità del gioco e la salute dei calciatori.