derbyderbyderby calcio estero Rennes, Habib Beye: “Mi assumo la responsabilità, i giocatori restano in silenzio”

Silenzio stampa

Rennes, Habib Beye: “Mi assumo la responsabilità, i giocatori restano in silenzio”

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Dopo lo 0-0 con il Lens in dieci uomini dal primo minuto, l’allenatore dei rossoneri ha vietato ai suoi di parlare alla stampa nel post partita
Danilo Loda
Danilo Loda

Il Rennes ha mancato ancora una volta l’appuntamento con la vittoria, bloccato in casa sullo 0-0 dal Lens nonostante la superiorità numerica per quasi tutta la partita. Un risultato che ha lasciato grande amarezza tra i tifosi, già critici dopo il 2-2 della settimana scorsa nel derby contro il Nantes.

Habib Beye, tecnico del Rennes, ha deciso di blindare i suoi uomini davanti ai microfoni: nessun giocatore ha parlato in zona mista, seguendo precise istruzioni del loro allenatore. «Ho detto loro di non fermarsi perché mi assumo io la responsabilità di questo risultato. Non voglio certo sentire i soliti discorsi educati dopo una prestazione simile», ha dichiarato Beye nel posto partita, prendendo sulle proprie spalle il peso di un pareggio che definisce addirittura "miracoloso".

Rennes, i tifosi già sul piede di guerra

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L’ex difensore dell’OM non ha risparmiato critiche alla sua squadra: "C’è stata molta imprecisione a livello tecnico in diversi punti del campo. Avremmo potuto subire due o tre gol e l’analisi sarebbe stata molto diversa. Dobbiamo essere molto più responsabili in quello che facciamo collettivamente".

Un’ammissione dura, che arriva in un clima teso anche sugli spalti. I tifosi hanno accompagnato il fischio finale con sonori fischi, a cui i giocatori hanno risposto timidamente prima di rientrare negli spogliatoi. Già in avvio di gara, uno striscione ironico aveva sintetizzato il malcontento della tifoseria: "Derby rovinato da un secondo tempo di merda, vogliamo guerrieri per tutta la stagione."

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Per Beye, però, non è ancora giunto il momento di preoccuparsi: "Gli spettatori pagano il biglietto hanno tutto il diritto di fischiare e di essere insoddisfatti dello spettacolo. I nostri tifosi mantengono vivo il club e hanno il diritto di protestare. Questo, al momento, non mi preoccupa. Dobbiamo essere in grado di avere più personalità in questo contesto".