Ormai è cosa nota che Wayne Rooney non le manda certo a dire, specialmente quando in ballo c'è l'onore della sua ex (ma non troppo) squadra, il Manchester United. Questa volta, a essere bacchettato dalla vecchia gloria dei Red Devils è Marcus Rashford, escluso dalla squadra di Ruben Amorim durante la scorsa stagione.
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Rooney attacca Rashford: “La colpa è tua, non dell’ambiente allo United”

Rooney vs Rashford, il pomo della discordia è il Manchester United

Alla base di quelle che sembrano delle vere e proprie frecciatine a distanza, potrebbero esserci i trascorsi sportivi tra i due giocatori. Quando Rashford esordì in casa United, infatti, il capitano della squadra, allora guidata da Louis van Gaal, era proprio Rooney.
Cresciuto nelle giovanili del Manchester United, Marcus Rashford, che al momento sembra vivere il suo periodo d'oro in prestito al Barcellona, ha segnato ben 138 gol in 426 presenze con i Red Devils, prima che qualcosa si incrinasse e il club decidesse di cederlo in prestito all'Aston Villa nel gennaio 2025 e poi ai blau grana in estate. Con i catalani, il 27enne ha già firmato tre gol e cinque assist in appena dieci partite, e sembra che sia solo l'inizio. Se il Barcellona sembra entusiasta delle sue prestazioni, tanto da valutare di rendere definitiva la sua permanenza, il diretto interessato non sembra da meno: "Sono fiero di essere il miglior marcatore e assistman del Barça in questo momento, ma so che posso fare ancora meglio. Non ho ancora raggiunto i miei limiti, anche se ci sto andando vicino", ha dichiarato infatti recentemente.
Ben diverse, invece, le dichiarazioni sul suo ex club, che fanno pensare a un addio non esattamente sereno. Il giocatore, infatti, ha affermato di essersi trovato "a lungo in un ambiente incoerente", che non avrebbe giovato alla sua forma fisica e al suo rendimento. Parole che non sono proprio andate giù a Wayne Rooney, bandiera e capocannoniere indiscusso del Manchester United, oltre che vecchia conoscenza dell'attaccante 27enne.
Le parole di Rooney: "La colpa è stata tua"
—"Forse l'ambiente non era quello giusto, ma la colpa è solo tua", ha prontamente criticato Rooney nel suo podcast, prodotto da BBC. "Se non giochi bene e vieni escluso dalla squadra, mi sembra troppo comodo dare la colpa all'ambiente e dire che era sbagliato. Credo che dipenda di più da quanto ti impegni", ha continuato l'ex capitano, "Lo abbiamo visto giocare, e sappiamo che può fare di più, o correre più forte, ma non dipende dall'ambiente. Magari mi sbaglio, Marcus mi piace molto come calciatore e come persona, ma se fa queste considerazioni è difficile non criticarlo".
Anche un altro ex capitano dello United, tuttavia, ha commentato le dichiarazioni di Rashford, mettendoci un filo di diplomazia in più. Roy Keane, infatti, ha ammesso che durante l'ultimo periodo di Rashford a Manchester ci fosse davvero qualche problema, e che ciò possa aver influito sul rendimento della stella britannica: "L'attrito era soprattutto con con uno dei giocatori più esperti dello United", ha rivelato a ITV. "Il suo talento è fuori discussione, ma a infastidire i tifosi potrebbe essere stato il suo linguaggio del corpo, il fatto che non pressasse abbastanza o non tornasse indietro con un contropiede".
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