Prima serata europea allo stadio José Alvalade e già un caso extracampo agita l’ambiente dello Sporting Lisbona. Protagonista Jeremiah St. Juste, difensore centrale olandese retrocesso nella squadra B, che si è trovato di fronte a una situazione sicuramente molto imbarazzante.
IL CASO
St. Juste retrocesso in squadra B e senza parcheggio: polemica allo Sporting Lisbona

Arrivato allo stadio per assistere al match di Champions League tra Sporting e Kairat Almaty, St. Juste non ha potuto parcheggiare la propria auto negli spazi riservati ai giocatori della prima squadra. Il regolamento dello Sporting, infatti, vieta l’accesso ai calciatori della formazione B, indipendentemente dal loro passato in prima squadra. Una regola che il club ha fatto valere anche contro un ex titolare di peso.

St. Juste in area VIP grazie a un ex compagno della prima squadra
—Il difensore ha ricevuto comunque due biglietti di tribuna, come previsto per i membri della seconda squadra, ma avrebbe rifiutato di accomodarsi in quella zona. Non rassegnato, St. Juste è riuscito a trovare posto in un’area "più VIP" accanto ad altri giocatori esclusi dalla convocazione, tra cui Rui Silva, Diomande, Daniel Bragança, Geny Catamo e Nuno Santos.
Come ha fatto a entrare? Secondo quanto ricostruito da "A Bola", il centrale olandese ha ottenuto un invito VIP, cedutogli da un compagno della prima squadra. Un escamotage che gli ha permesso di assistere alla gara senza subire del tutto la “retrocessione di status” decisa dal club.
La vicenda ha immediatamente alimentato polemiche tra tifosi e osservatori, che vedono in questa gestione un segnale di frattura tra società e giocatore. La mancata possibilità di parcheggio, apparentemente un dettaglio, è stata letta come una manifestazione concreta del ridimensionamento a cui St. Juste è stato sottoposto dopo la retrocessione nella squadra B.
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