Il portiere del Barcellona non ha paura di ammettere di avere un brutto vizio. In un'intervista a ESPN ha spiegato i motivi per cui lo fa
Wojciech Szczesny aveva appeso gli scarpini al chiodo la scorsa estate, terminata la sua avventura alla Juventus. Ma la chiamata del Barcellonanon si poteva rifiutare: ingaggiato per fare il secondo di Iñaki Peña, 'el fumador' ha preso scavalcato le gerarchie di Flick. Soltanto con l'imminente ritorno di ter Stegen potrebbe riaccomodarsi in panchina. Ma perché il soprannome utilizzato prima? Ebbene, i tifosi blaugrana cantano spesso "Szczesny fumador" (il fumatore, ndr) durante le partite, data l'onestà del polacco nell'aver ammesso di avere il vizio del fumo. Tuttavia, pur essendo felice di parlare apertamente dell'argomento, ci tiene a sottolineare che si tratta di un'abitudine negativa che non dovrebbe essere copiata.
Szczesny: "Ho perso questa partita"
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"Ci sono alcuni aspetti del calcio in cui credo di poter essere un esempio per i giovani o per i miei compagni di squadra", ha detto a ESPN quando gli è stato chiesto del suo ruolo di modello di riferimento. "Ma ci sono alcune cose della mia carriera che è meglio non seguire. Per certi aspetti, non sono un esempio, ma cerco di essere sempre la versione migliore di me stesso. Tuttavia, a proposito del fumo, non seguitemi, non fatelo, per favore. Io ho perso questa battaglia. Quando ero giovanissimo, ho creato un'abitudine che ora è negativa per me: ci perdo e basta". È insolito che i calciatori di oggi parlino così apertamente del fatto che fumano o bevono, ma l'ex Roma ci ha messo la faccia.
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"Lo faccio perché non sono un politico"
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"Perché non sono un politico", ha aggiunto Szczesny quando gli è stato chiesto il motivo per cui ha deciso di parlare di un tabù molto disapprovato nel mondo del calcio. "Forse è per questo. Sono solo un portiere. Devo prendere la palla e calciarla. È molto, molto più facile tenere il passo con le interviste se sei onesto, se non menti mai e sei semplicemente aperto. Se mi fai una domanda, ti rispondo nel modo più onesto possibile. Ci sono cose di cui preferirei non parlare, ma se qualcuno me lo chiede, sì, io fumo. Finita una partita, per rilassarmi, mi accendo una sigaretta", ha concluso il portiere del Barcellona, in una chiacchierata senza filtri, come lui spesso ha dimostrato di saper fare.