derbyderbyderby calcio estero Tensioni al PSG: Zabarnyi vs Safonov, il conflitto russo-ucraino entra in spogliatoio

Calcio e politica

Tensioni al PSG: Zabarnyi vs Safonov, il conflitto russo-ucraino entra in spogliatoio

Zabarnyi PSG
L’arrivo del neo calciatore porta con sé un carico extra-sportivo: il difensore non vuole rapporti con il portiere. Una frattura che rischia di incrinare l’armonia nello spogliatoio parigino.
Silvia Cannas Simontacchi
Silvia Cannas Simontacchi

I tempi in cui si celebrava la prima vittoria in Champions League come un successo del gruppo sembrano già lontani per il PSG. Ora, a tenere alto il livello di drama, ci sono anche dei motivi geopolitici: pare che Illia Zabarnyi, il nuovo difensore ucraino dei bleu, avrebbe chiesto al club la cessione del portiere russo Matvey Safonov come condizione necessaria al suo arrivo a Parigi. Richiesta che, però, non è stata esaudita.

Zabarnyi-Safonov al Psg: un conflitto politico più che sportivo

Tensioni al PSG: Zabarnyi vs Safonov, il conflitto russo-ucraino entra in spogliatoio- immagine 2
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Non è la prima volta che il PSG, con uno spogliatoio pieno di superstar e una fortissima e costante pressione mediatica, si trova a gestire egocentrismi, personalità forti e richieste più o meno bislacche. Ma, questa volta, a turbare la squadra sono questioni ben più serie e delicate.

In generale, con l'invasione russa dell'Ucraina nel 2022, i rapporti tra atleti russi e ucraini si sono ridotti al minimo, se non addirittura estinti. Casi simili erano già arrivati all'attenzione dell'opinione pubblica, soprattutto in occasione delle Olimpiadi di Parigi 2024 e di altri importanti appuntamenti internazionali: tanto che, tra sportivi che rifiutavano di stringersi la mano e tifoserie in protesta, la UEFA aveva preso la decisione di escludere le squadre russe dalle competizioni.

Il PSG, in più, non è semplicemente una squadra di calcio, ma un progetto politico sportivo del Quatar, in cui lo sport funge da vetrina per il "nation branding" del paese. In questo contesto, gestire bene (o male) il malumore di due giocatori che non si sopportano per motivi politici è cruciale, tanto per la reputazione della società quanto per restituire l'immagine di un ambiente stabile e cosmopolita, capace di far convivere nazionalità e culture diverse.

Luis Enrique: "Il calcio deve unire"

A cercare di mediare la situazione, come ci si aspettava, è intervenuto Luis Enrique: "Il calcio deve creare unione, non divisioni". Tuttavia, questa volta, le parole del tecnico asturiano sembrano suonare più come una speranza fin troppo vana che tutto vada a finire per il meglio.

Zabarnyi, dal canto suo, sembra deciso a tenere il punto, pur rassicurando i tifosi e il team che continuerà a comportarsi da professionista, e il suo disagio non danneggerà il PSG: "Non ho alcuna relazione con nessun russo", ha dichiarato "Interagirò con Safonov solo sul piano professionale”.