Le dichiarazioni

Tottenham–Manchester United: finale infuocata, ecco le parole degli allenatori

Tottenham-Manchester United
Le due squadre inglesi si sfidano in finale. Postecoglou risponde alle critiche, Amorim punta sul gruppo. Bruno Fernandes: “Vogliamo riportare un trofeo a Manchester"
Giorgio Abbratozzato
Giorgio Abbratozzato

Tutto pronto per la finale di Europa League che andrà in scena domani sera a Bilbao. A contendersi il trofeo saranno Tottenham e Manchester United, due squadre in cerca di riscatto europeo dopo una stagione complicata sul fronte nazionale. A poche ore dal calcio d’inizio, i riflettori sono puntati anche sugli allenatori: da una parte Ange Postecoglou, al centro delle polemiche, dall’altra Rúben Amorim, chiamato a chiudere l’annata con un trofeo importante. Entrambi hanno parlato in conferenza stampa, offrendo spunti e tensioni a poche ore dal match.

Tottenham, Postecoglou risponde alle critiche: “Non sono un clown, mai lo sarò”

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Alla vigilia della finale, Ange Postecoglou si è presentato in conferenza stampa visibilmente teso, pronto a difendere il suo operato. Atterrati a Bilbao nei giorni scorsi, gli Spurs si sono allenati al San Mamés, dove affronteranno il Manchester United con in palio un trofeo che il club londinese non conquista dal 2008.

Il tecnico australiano, sotto pressione per i risultati deludenti in Premier League — con il Tottenham attualmente 17° — ha risposto con fermezza a un attacco personale apparso sulla stampa inglese. In un articolo pubblicato dallo Standard, Postecoglou era stato definito in bilico “tra eroe e clown”. Una definizione che il tecnico non ha lasciato passare.

“Dirti che non sono e non sarò mai un clown è il minimo. Mi ha profondamente deluso leggere certe parole da un giornalista. In 26 anni di carriera, senza favori da nessuno, ho lavorato sodo per arrivare fin qui, a guidare una squadra in una finale europea”, ha dichiarato rivolgendosi direttamente al reporter Dan Kilpatrick.

Nonostante le voci che lo danno in uscita a fine stagione, Postecoglou ha ribadito il suo impegno: “Portare un trofeo a questo club era la mia missione. E domani abbiamo l’opportunità di riuscirci.” Il tecnico ha anche confermato che Lucas Bergvall non sarà disponibile per la partita.

Tottenham–Manchester United: finale infuocata, ecco le parole degli allenatori- immagine 2

Manchester United, Amorim: "Vincere non cambierà tutto, ma può aiutare a costruire il futuro"

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Anche Rúben Amorim, alla guida del Manchester United in questa finale europea, ha parlato in conferenza stampa affrontando diversi temi: dalla condizione dei suoi giocatori, al valore della partita, fino alla prospettiva sul futuro.

Sulle condizioni della squadra, Amorim ha spiegato che diversi giocatori hanno recuperato bene, ma con cautela: “Alcuni avranno minuti limitati, rispettiamo le loro sensazioni. Vogliamo essere sicuri nel gestirli al meglio e speriamo che ci aiuteranno a vincere". Ha poi confermato un’assenza pesante: De Ligt è out".

Alla domanda su cosa significherebbe vincere e su quale impatto avrebbe sul suo futuro, Amorim ha risposto con lucidità: “Non è il momento di parlare del mio futuro. Vincere un titolo europeo è importante e potrebbe farci vedere dagli altri in modo diverso, ma non cambierà tutto. Tutti sanno com’è andata la stagione. Però un trofeo può aiutare a costruire ciò che verrà e a aumentare la nostra reputazione".

Tottenham–Manchester United: finale infuocata, ecco le parole degli allenatori- immagine 3

Sulle sfide future, ha sottolineato: “Stiamo facendo ciò che dobbiamo fare. Andare in Champions League è fondamentale per mantenere i giocatori. Io non alleno per me stesso ma per i tifosi e per i calciatori". A chi gli ha ricordato che lo scorso anno la sua squadra affrontò una gara decisiva senza un vero attaccante, Amorim ha risposto: “Il nostro sistema è normale, si adatta. Non conta cosa è successo la scorsa stagione, io mi concentro su come giochiamo noi e loro, e su cosa posso migliorare".

In chiusura, durante un momento più leggero in conferenza, Amorim si è rivolto direttamente a Bruno Fernandes con una battuta affettuosa: “Diventerai un grande allenatore… ma dovrai imparare a gestire meglio le persone". Un siparietto che ha strappato un sorriso e mostrato l’intesa tra tecnico e capitano, pur con un accenno ironico al carattere del numero 8 portoghese.