Domenica 7 settembre la Spagna di Luis de la Fuente sarà ospite della Turchia di mister Vincenzo Montella. Fischio di inizio ore 20.45, giusto in tempo per l’ora di cena. Se sul campo gli spagnoli sono i favoriti secondo i bookmakers, a tavola il pronostico è tutt’altro che scontato.
Calcio gourmet
Turchia-Spagna, dal campo da calcio alla cucina: chi vince a tavola?

Ci siamo divertiti a immaginare una Turchia-Spagna un po’ speciale: non ci saranno Calhanoglu o Arda Güler, né Nico Williams o Lamine Yamal. In campo, questa volta, scenderanno kebab e paella, tapas e börek. Una partita diversa, ma con lo stesso obiettivo: soddisfare un pubblico affamato.
Primo tempo: scende in campo la Turchia

I turchi partono fortissimo, schierando un 3-4-3 dal potenziale offensivo spaventoso. A centrocampo c’è sostanza e fantasia, frutto di un mix di tradizioni ottomane, mediterranee, mediorientali e balcaniche. In attacco, ovviamente, la punta di diamante: il kebab in tutte le sue varianti – döner adana, iskender – pronto a fare breccia nella difesa avversaria. A mettere subito pressione ci pensano i meze, una schiera di antipasti leggeri solo in apparenza: hummus, foglie di vite ripiene, insalate speziate. Sulle fasce spingono i börek, sfoglie sottili e croccanti ripiene di formaggio o carne, mentre tra i pali si piazza il baklava, un dolce tanto zuccherino quanto micidiale, con i suoi strati di pasta fillo, sciroppo e frutta secca.
Secondo tempo: la Spagna risponde con tiki-taka

Le Furie Rosse non si lasciano intimorire e impostano la partita sulla paella, il piatto simbolo della Spagna: riso, mare, terra e zafferano si uniscono come in un classico (ma divertente) 4-4-2. Sulle ali corrono le tapas, piccole, veloci e imprevedibili, capaci di stupire con combinazioni infinite: tortillas, patatas bravas, gambas al ajillo, croquetas, pulpo alla Gallega… avversarie impossibili da marcare a uomo. A difendere c’è il jamón ibérico, che da solo vale un cartellino giallo a chiunque osi contestarlo. A rinfrescare il gioco ci pensa la sangria, un contropiede freddo e spiazzante, mentre in porta sono schierati i churros con cioccolata calda: semplicemente una certezza.
Supplementari: chi ha più fame?
—Il confronto è equilibrato fino all’ultimo minuto: sulla carne e sui dolci la Turchia stravince, se invece si tratta di sapori intensi e divertimento, la Spagna non teme rivali. È una sfida tra sostanza e fantasia, tra fisicità e giro palla. Alla fine, vale la regola d’oro: de gustibus. Se cerchi potenza e intensità, la Turchia è la tua squadra; se preferisci leggerezza e creatività, la Spagna ti aspetta.
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