
Dopo che per ampi tratti di stagione l’Atalanta di Gasperini era stata in piena lotta scudetto, adesso la Dea non vince più. Contro la Lazio è arrivata la terza sconfitta consecutiva, dopo altrettante partite senza trovare la via del gol.
L'analisi
Dopo che per ampi tratti di stagione l’Atalanta di Gasperini era stata in piena lotta scudetto, adesso la Dea non vince più. Contro la Lazio è arrivata la terza sconfitta consecutiva, dopo altrettante partite senza trovare la via del gol.
L’Atalanta è, in attesa di Bologna-Napoli, ancora al terzo posto. Tuttavia, le prospettive dei nerazzurri sono radicalmente diverse rispetto a qualche settimana fa. Prima dello scontro diretto del Gewiss Stadium contro l’Inter, i bergamaschi erano a -3 dalla squadra di Inzaghi, con la possibilità, vincendo, di agganciare la vetta. Gasperini e i suoi sono tuttavia caduti per 0-2, vittime dell’incornata di Carlos Augusto e del gol finale di Lautaro. Una sconfitta che sembra aver lasciato scorie nelle gambe e nella testa della Dea, che, dopo la sosta, ha perso a Firenze 1-0, con gol di Kean. Infine, ieri, la terza sconfitta di fila, con la rete di Isaksen che ha consentito alla Lazio di sbancare Bergamo per 0-1.
Le tre sconfitte consecutive dell’Atalanta fanno seguito al periodo di risultati altalenanti con cui la Dea ha aperto l’anno solare. In Serie A, sono arrivate solo quattro vittorie in tredici partite, con passi falsi inaspettati come i pareggi interni con Venezia e Torino. In queste tredici gare, quindi, l’Atalanta ha totalizzato 17 punti, 1,3 a partita, un rendimento da squadra di metà classifica. Si tratta di un dato completamente diverso da quello delle prime diciotto gare di questo campionato, quando i punti per gara erano ben 2,27. Alle difficoltà in Serie A, si sono aggiunte due eliminazioni piuttosto inaspettate sia in Coppa Italia, contro il Bologna di Vincenzo Italiano, che in Champions League, per mano del Club Brugge.
Nella metà campo offensiva, l’Atalanta ha realizzato nove gol nelle ultime sette partite di campionato. Un dato che potrebbe sembrare discreto, ma che assume tutt’altro significato quando si osserva che i gol fatti sono arrivati in sole due partite. La Dea ha infatti segnato quattro volte alla Juventus e cinque all’Empoli. Nelle restanti gare la squadra di Gasperini non è riuscita a fare gol, portando a casa solo due punti contro Venezia e Cagliari con due 0-0. Per l’Atalanta è la prima volta dal 2014, ben undici anni fa, che arrivano tre o più sconfitte consecutive senza segnare. In panchina c’era Stefano Colantuono, con la Dea che perse 0-1 con la Fiorentina, 2-0 con l’Inter, 0-3 contro la Juventus e, infine, 1-0 a Marassi contro la Sampdoria: insomma, una vita fa.
Oltre alla sterilità offensiva di queste ultime gare, anche i singoli che più avevano convinto durante il girone d’andata stanno faticando a ripetere le stesse prestazioni. De Ketelaere, autore di 5 gol e 5 assist nel girone d’andata, non è ancora andato sul tabellino in nessuna partita di Serie A nel 2025. Retegui è ancora il capocannoniere del campionato ma ha segnato solo un gol su azione nelle ultime sette partite. Anche negli altri reparti non mancano i momenti no. Hien, protagonista di un girone d’andata quasi perfetto, nelle ultime due gare è stato protagonista di due disattenzioni gravi, che han portato ai gol decisivi di Kean e Isaksen, mentre Ederson, trascinatore del centrocampo, nella partita più importante della stagione contro l’Inter è caduto in un applauso tanto ingenuo quanto esagerato, lasciando in dieci i suoi. Insomma, il momento no della squadra porta con sé tanti momenti di difficoltà dei singoli.
Gli ultimi due mesi hanno cambiato completamente le prospettive del finale di stagione dell’Atalanta. Da squadra in lotta su tre fronti, ora l’annata dei nerazzurri è destinata a chiudersi senza trofei. Anzi, non solo: è a rischio addirittura la qualificazione alla prossima Champions League. L’Atalanta ha infatti 58 punti, con il Bologna a quota 56 che, battendo il Napoli, potrebbe scavalcare i bergamaschi. Dietro ci sono poi la Juventus a 56, la Lazio a 55, la Roma a 53 e la Fiorentina a 52. Tutte squadre che, con un filotto, potrebbero arrivare a scavalcare la banda di Gasperini. A complicare ulteriormente le cose, ci pensa il calendario: il prossimo turno può infatti essere già decisivo. L’Atalanta ospiterà il Bologna nel lunch match di domenica, una partita che può decidere la stagione di entrambe le squadre. E adesso, la Dea non può più fare calcoli.
🎙️ "Questa squadra reagirà"
💬 Gasperini's post-match interview#AtalantaLazio#GoAtalantaGo ⚫️🔵
— Atalanta B.C. (@Atalanta_BC) April 6, 2025
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