- Notizie Calcio
- Calciomercato
- Calcio Italiano
- Streaming
- Editoriali
- Calcio Estero
- DDD X EVENTS
- Redazione
Avellino-Mantova potrebbe essere l'ultima spiaggia per Possanzini per rimanere sulla panchina dei virgiliani dopo l'eccellente promozione di due anni fa, e la salvezza dell'anno scorso. Di fronte, ci sono i lupi di mister Biancolino, entusiasti di un inizio spumeggiante, al di sopra di ogni rosea aspettativa. Il Mantova, è in ritiro in Campania da poco meno di una settimana, vista la doppia trasferta fra Castellammare e, appunto, Avellino. I padroni di casa, invece, vengono dal pareggio in rimonta di Padova.
dallo stadio Partenio-Lombardi di Avellino, l'inviato
Michele Bellame
Dagli spalti del Partenio ci sono 18 gradi, ma in campo sembra una giornata di maggio: il freddo improvviso che ha avvolto la Campania, è andato a fare un weekend fuori porta. Chi, invece, è rimasto qui, sono i tanti errori, che condizionano una partita poco piacevole e troppo tattica. Il Mantova blocca gli irpini sullo 0-0: la squadra di Possanzini è stata brava a chiudere ogni varco ai lupi di Biancolino, che rimangono sì nelle alte posizioni di classifica, ma che non riescono a sfruttare appieno la sonora sconfitta del Frosinone a Venezia. Al Partenio-Lombardi, finisce 0-0 fra Avellino e Mantova.
Un'occasione per parte nell'arco di primi minuti: prima Biasci alto, per i padroni di casa; risponde Bonfanti, con un tiro centrale fra le braccia di Iannarilli. Sempre l'estremo difensore di casa, respinge istintivamente il tiro di Redaelli. Ci sono tanti passaggi imprecisi per i padroni di casa, anche in quelli più elementari. Stessa confusione, appare per qualche lettura difensiva, ad intercettare movimenti e palloni avversari. Il Mantova non ne approfitta abbastanza. A spezzare questa trama, è Biasci: lancio lungo di Iannarilli, stop dell'attaccante che si gira e tira verso Festa, che devia in angolo.
Alla mezzora, sono nuovamente gli ospiti a rendersi pericolosi: palla velenosa per Redaelli, non intercettata dalla difesa di casa, il quale tira centrale ma trova la deviazione di Iannarilli. Sempre il portiere dell'Avellino, blocca una punizione insidiosa tirata in modo potente da Castellini; siamo al 38°, e l'Avellino non riesce ad uscire. Ci prova con Lescano: palla dal settore di sinistra, servito l'argentino che tira a lato del portiere. Poco dopo, ancora Lescano impegna Festa, ma il guardalinee alza la bandierina. Sono gli squilli più forti da parte dei Lupi, che sono in difficoltà: anche la curva se ne accorge, che chiede a gran voce "Vai Avellino facci un gol". Ciononostante, dopo i primi quarantacinque minuti, il risultato è ancora fermo sullo 0-0.
Pronti-via, azione personale di Caprini che si accentra dalla fascia sinistra: tiro potente sopra la traversa. Stessa sorta anche per il tiro di Palmiero, grazie al volo di Festa: siamo al 50° minuto. Due minuti dopo, ci prova Russo, ma il suo destro è facile preda del portiere. Al 58°, azione elaborata dei padroni di casa: dalla sinistra alla destra, pallone filtrante per Missori, che spara sull'esterno della rete. Al 60°, l'Avellino passa in vantaggio con Besaggio, ma l'arbitro Allegretta di Molfetta fischia un fallo di Russo su Redaelli. Circa dieci minuti dopo, fallo ingenuo di Palmiero che becca il giallo: dal seguente calcio di punizione, da buona posizione per un cross, il pallone viene respinto dalla barriera.
L'Avellino sembra non averne, e soffre le iniziative del Mantova che, così come nel secondo tempo contro la Juve Stabia, sta dominando il gioco senza lasciare spazio ai padroni di casa. In più, sempre gli ospiti, sono abili a spezzettare il gioco quando il possesso non è di loro pertinenza. Così come fioccano gli errori, democratici, da una parte e dall'altra, fioccano anche i cartellini gialli. Oltre alla girandola di cambi, in chiave offensiva soprattutto per l'Avellino, c'è ben poco da raccontare. Quando il cronometro scocca l'ottantesimo minuto, la fotografia della partita è l'Avellino che non riesce a costruire a causa del pressing avversario. Per sbloccare il match, servirebbe la giocata del singolo. A proposito, ci provano prima Biasci, e poi Kumi: all'85°, entrambi i tentativi vengono ribattuti dalla difesa ospite. Poco dopo, ancora Biasci a tu-per-tu con Festa, tira a lato da posizione defilata. In pieno forcing finale, durante i quattro minuti di recupero, i biancoverdi macinano occasioni: prima con Crespi, e poi con Simic, sfiorano la rete. Il triplice fischio arriva, ed il match finisce 0-0.
© RIPRODUZIONE RISERVATA