Le due facce di Barcellona-Inter: l’attacco più prolifico contro la difesa più solida
Esultanza Lautaro e Pavard, Inter (Foto di Marco Luzzani/Getty Images)
Una grande notte europea tra stelle e talenti per tentare l'accesso alla finale: i catalani per il treble, i meneghini per scacciare via la crisi
Samuele Amato
Una nuova settimana di questa infinita e densissima stagione calcistica porta i tifosi e gli appassionati al rush finale. La fine di aprile, infatti, coinciderà con la ripresa delle ultime partite delle competizioni nazionali ed europee. Su quest'ultimo fronte, sarà la volta delle semifinali di Champions League - tra cui Barcellona-Inter. L'andata del nuovo turno che metterà di fronte due squadre che sono andate avanti nella competizione con le loro idee di gioco e le loro caratteristiche uniche. Da un lato, il travolgente attacco blaugrana, dall'altro, la solida fortezza nerazzurra - e che per la prima volta in questa competizione si ritroveranno di fronte.
Un attacco stellare ma senza Lewandowski
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La stagione dei catalani va verso un epilogo importante. Gli uomini di Hans Flick hanno vinto il Clasico nella finale della Coppa del Re e tengono lo stesso Real Madrid a quattro punti di distanza in campionato. Per i blaugrana, sembra essere tutto apparecchiato per il Triplete. Ma per raggiungerlo dovranno chiaramente passare dalle semifinali di Champions League, a partire da Barcellona-Inter di mercoledì sera.
Allo stadio olimpico di Montjuic, la folla blaugrana spingerà la squadra per i primi 90 minuti del doppio confronto. Dall'altro lato, i nerazzurri dovranno stare attenti a quello che è il miglior attacco della competizione. Infatti, il Barcellona è a quota 37 reti - staccando nettamente Borussia e Bayern a quota 31; mentre, PSG e Arsenal (le altre due semifinaliste) sono momentaneamente a 30 gol fatti.
Una produzione offensiva che porta, in particolare, le firme di Raphinha (12 gol fatti, dietro al capocannoniere Guirassy) e di Robert Lewandowski (11 sigilli). Meno prolifico a livello realizzativo è il gioiello della canteraLamine Yamal, a quota quattro. Una notizia positiva è che il centravanti polacco salterà la doppia sfida contro l'Inter: ma i sostituti saranno comunque un problema. Infatti, nelle ultime partite senza "Lewa", Dani Olmo, Ferran Torres e Fermin Lopez hanno saputo dare un grande apporto sotto porta.
Al di là della questione realizzativa, la fase offensiva del Barça è avvolgente e travolgente. Le statistiche riportare sul sito ufficiale della UEFA parlano di un totale di 182 tiri: 78 verso lo specchio, 59 fuori e 45 respinti. Oltre alla tattica di uno stratega come Flick, c'è tanta tecnica che viene dal talento dei giocatori blaugrana, in grado di tirare fuori dal cappello delle magie importanti - che siano tiri, dribbling o passaggi vincenti.
Lo scudo attorno al Biscione
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Il copione di Barcellona-Inter di mercoledì sera sembra essere già scritto. Il formidabile attacco blaugrana tenterà l'assalto ad una delle difese più solide da affrontare in Champions League. Gli uomini di Simone Inzaghi, con appena 19 gol fatti nella competizione europea, andrà al Montjuic con tutte le qualità: gioco avvolgente e fluido, esterni offensivi e un muro difensivo notevole.
Infatti, i nerazzurri sono la miglior difesa della Champions League 24/25, con cinque gol subiti e otto clean sheet. Merito sia delle parate di Yann Sommer che della concentrazione e della qualità della difesa tre del modulo di Inzaghi. Spiccano come sempre Alessandro Bastoni (molto più di un difensore) e Francesco Acerbi, oltre alla classe mondiale di Benjamin Pavard, all'affidabilità di Stefan De Vrij, alla duttilità di Carlos Augusto e alle potenzialità di Yann Bisseck.
Le due partite valide per i quarti di finale contro il Bayern Monaco sono un manifesto poetico della difesa dell'Inter. Ed esemplari sono le parole di Thomas Müller in merito alle statistiche difensive nerazzurre. Nella fase a campionato, l'Inter ha subito solo una rete - nell'unica sconfitta contro il Bayer Leverkusen. Le altre reti sono arrivate nel ritorno degli ottavi contro il Feyenoord (su rigore) e ai quarti contro i bavaresi. Ora, però, c'è l'esame dell'attacco più prolifico.
Cosa aspettarsi da Barcellona-Inter
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Le statistiche parlano chiaro e, anche se non sono i numeri a scendere in campo, si può prevedere come le due compagini affronteranno questa sfida importantissima. All'andata delle semifinali di Champions, catalani e meneghini si presenteranno con umori opposti.
Il Barça vede l'en plein stagionale vicino: dopo la Supercoppa spagnola e la Copa del Rey, gli uomini di Flick potrebbero continuare la fuga in Liga ma con il pensiero sulla competizione europea più ambita e prestigiosa. Dall'altro lato, i nerazzurri di Inzaghi hanno dovuto abbandonare ben presto i sogni del treble: prima con l'eliminazione alle semifinali di Coppa Italia (perdendo il terzo derby di Milano della stagione) e cedendo, infine, il primato del campionato al Napoli. Lautaro e compagni, infatti, hanno perso tre partite senza segnare - cosa che non succedeva da ben 13 anni.
Non solo umori, ma anche condizioni opposte per questo Barcellona-Inter. I blaugrana sembrano non aver perso brillantezza e sul versante offensivo e del gioco continuano a deliziare. La squadra meneghina, invece, nelle ultime tre uscite sembrano aver mostrato grandi limiti fisici e mentali. Ma le notti europee sono momenti a parte di una stagione calcistica (soprattutto per quelle dense di impegni come quella attuale).
Sul piano tattico è molto probabile che il Barça di Flick non si snaturi. Giro palla preciso e veloce tra i giocatori che attenderanno i movimenti dei giocatori offensivi, i quali - come fa Lamine Yamal - non daranno un riferimento ai difensori avversari. L'Inter, d'altro canto, ha già abituato a lasciare il pallino del gioco ai rivali e a difendere compatta; ma la mancanza di riferimenti sarà un tema per un difensore come Acerbi che ha mostrato di essere devastante nel duello contro gli attaccanti. Importante sarà capire chi sostituirà Benjamin Pavard, reduce da una distorsione alla caviglia.
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Tuttavia, la partita non può essere circoscritta solo alle qualità più visibili. La difesa dell'Inter non è certo la cotta di Mithril forgiata dai nani de Il Signore degli Anelli e un colpo da parte dei catalani può risultare decisivo. Ma ciò non di meno gli uomini di Simone Inzaghi possono trovare le vie del gol in Barcellona-Inter.
Il Barcellona ha mostrato di tremare in alcune fasi di non possesso e nella lettura difensiva. L'altezza della squadra di Flick può risultare un problema per i lanci lunghi, ma le qualità in transizione e nella triangolazione dei nerazzurri possono mandare in tilt la linea della difesa catalana. Sarà un fattore riavere Marcus Thuram, ancora ai box per un infortunio, ma che sta aumentando i carichi di lavoro.
Importante è il recupero di Denzel Dumfries, il quale potrebbe trovarsi del campo per scatenare tutta la sua velocità. In questo mese senza l'esterno olandese, si è notata la mancanza di una soluzione sulla destra che in stagione ha premiato i continui inserimenti dell'ex PSV. La forza fisica e lo stacco aereo di Dumfries per i cross in area potrebbero essere una chiave di Barcellona-Inter. Ma servirà fare un lavoro importante per evitare il pressing alto e deciso. Al di là di attacco e difesa, il calcio fluido delle due squadre offrirà tanti spunti nelle due partite che portano vicino alla "coppa dalle grandi orecchie".