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Mondiale per club

Bellingham e quella volta che la Juventus andò a un passo da prenderlo

Jude Bellingham Real Madrid
Uno dei rimpianti di mercato più grandi per la Juventus è sicuramente l'inglese: nel 2020 l'affare era fatto ma la prudenza dei bianconeri fece sfumare l'accordo
Alessandro Savoldi
Alessandro Savoldi

Il percorso della Juventus al Mondiale per club passa dal Real Madrid. L’ottavo di finale più affascinante alla vigilia propone la sfida tra Vecchia Signora e Blancos, con un protagonista annunciato: Jude Bellingham, vicinissimo al trasferimento a Torino nel 2020.

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Quella volta che Bellingham fu vicino al bianconero

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Siamo nell’estate 2020: la Juventus, in un periodo di transizione dopo il primo ciclo di Allegri, è allenata da Sarri. Nel mirino della dirigenza bianconera c’è un giovanissimo inglese con un solo anno da professionista. Di ruolo fa il centrocampista offensivo, ha vestito la maglia del Birmingham City in Championship e ha tutti i crismi del potenziale campione: struttura fisica, forza mentale, tecnica e senso del gol. Non a caso la stagione 2019/2020 la chiude con 4 gol in 44 partite. Si chiama Jude Bellingham, colonna portante anche delle nazionali giovanili inglesi.

 

— Jude Bellingham (@BellinghamJude) December 18, 2024

L’interesse della Juventus è fortissimo, anche se i bianconeri, naturalmente, non sono l’unica squadra interessata al giocatore. Un elemento che spinge verso Torino Bellingham è la storia di Zinedine Zidane, giocatore al quale da sempre dichiara di ispirarsi. Il doppio ex di Juventus e Real Madrid iniziò la carriera fuori dalla Francia proprio alla Continassa. La proposta della società di proprietà della famiglia Agnelli però non convince il giocatore. I dirigenti offrono infatti un percorso di crescita graduale, passando dalla primavera e dalla Next Gen. Subentra quindi il Borussia Dortmund, che mette sul tavolo la possibilità di giocare subito in prima squadra. Bellingham accetta i gialloneri e si trasferisce quindi in Vestfalia. E il resto è storia ben nota.

Bellingham

Haaland e gli altri: quanti rimpianti per la Juve

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Bellingham non è l’unico talento che la Juventus aveva in pugno e si è fatta sfuggire. C’è Haaland qualche anno prima, anche lui protagonista, tra le altre, con la maglia del Borussia Dortmund. In quel caso l’appuntamento mancato con il norvegese fu duplice: ai tempi del Molde non convinsero le richieste economiche del calciatore, che scelse il Salisburgo. Nel momento del passaggio dagli austriaci al Borussia lo scoglio su cui naufragò la trattativa fu lo stesso che nel caso Bellingham. Da una parte la volontà della Juve di un inserimento graduale, dall’altra quella del Borussia di lanciarlo subito tra i grandi.

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E poi Huijsen, anche lui oggi al Real Madrid. Svenduto quasi dalla Juve nel corso della scorsa estate, rivenduto dal Bournemouth a più di 60 milioni qualche settimana fa. Diversi poi i casi meno eclatanti, ma comunque rilevanti: Rovella, colonna portante della Lazio, Soulè, che alla Roma ha chiuso alla grande la stagione e infine Moise Kean. Chiuso da Vlahovic, a Firenze ha dimostrato che forse era lui l'attaccante su cui puntare. Insomma, diversi errori di valutazione che alla Juventus sono costati carissimo. Stasera Bellingham affronterà la Juventus per la prima volta in carriera, con quello che è ormai il suo Real Madrid. Sicuramente l'inglese vorrà far rimpiangere ai bianconeri le scelte del passato.