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Calcio scommesse, Fagioli: “Ho sbagliato, ho pagato, ora chiedo rispetto”

Silvia Cannas Simontacchi
Il centrocampista viola, dopo aver scontato la squalifica, chiede alla stampa di avere rispetto ed evitare una nuova gogna mediatica. Ora vuole chiudere il capitolo legale e concentrarsi sul campo

Dopo l'apertura di una nuova inchiesta sul calcio scommesse da parte della Procura di Milano, i riflettori si sono riaccesi su Sandro Tonali e Nicolò Fagioli. Tuttavia, non sono emerse novità rilevanti riguardo agli ex giocatori di Milan e Juventus. Alla luce di questa situazione, Fagioli ha deciso di prendere la parola attraverso un lungo post su Instagram, in cui chiede alla stampa di non alimentare una nuova gogna mediatica: ha sbagliato, ha pagato, ora vuole essere lasciato in pace.

“Ho sopportato il peso di aver commesso qualcosa di brutto. Di aver deluso tutte le persone che credevano in me – scrive – Avevo 19 anni all’epoca dei fatti, e la ludopatia aveva preso il sopravvento. Me ne sono pentito, la vita mi ha dato una seconda opportunità e la vorrei cogliere, avendo già scontato tutto ciò che dovevo.”

La nuova inchiesta della procura di Milano e il commento del calciatore

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Dopo le sanzioni e le squalifiche derivanti dall'inchiesta della Procura di Torino, la nuova indagine della Procura di Milano mira a fare chiarezza sul sistema di scommesse che ha coinvolto Fagioli e Tonali, ma anche altri giocatori della Serie A. Nelle nuove intercettazioni emerse, i due sono ancora una volta i protagonisti; è però importante ricordare che gli eventi a cui si riferiscono sono passati.

Il centrocampista della Fiorentina, ceduto dalla Juventus a gennaio, ha già affrontato le conseguenze dei suoi errori sul piano sportivo. Oggi, dopo sette mesi di squalifica e una serie di incontri per sensibilizzare i giovani sulla ludopatia, Fagioli vuole voltare pagina.

"Chiedo rispetto, dopo aver affrontato un processo e scontato una giusta condanna", scrive. "Chiedo scusa a tutti i colleghi, a tutti gli amici che, a causa dei miei errori si trovano, loro malgrado coinvolti o nominati - anche se solamente in una riga di giornale - in questa situazione solo per avermi aiutato. E ringrazio la Fiorentina, la Juventus, gli amici e la mia famiglia, che non hanno mai smesso di supportarmi e aiutarmi in un momento difficile. Anche se li ho sicuramente delusi."

E conclude: "Non ritornerò più sull’argomento, adesso devo solo pensare a dare il massimo sul campo."

Le parole di Armando Simbari, l'avvocato di Fagioli

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Anche l’avvocato di Nicolò Fagioli, Armando Simbari, dopo aver incontrato i pm di Milano in Procura, ha commentato con gli stessi toni la posizione del suo assistito, che potrebbe uscire dal procedimento penale pagando una semplice oblazione: "Per lui questo è un capitolo chiuso, non c'è nulla di nuovo e vuole definire la questione il prima possibile, anche sul piano penale."

Altri calciatori e sportivi indagati per lo stesso giro di scommesse, che comprendeva somme fino a centinaia di migliaia di euro, potrebbero affrontare lo stesso percorso. Le difese dovranno aspettare che inquirenti e investigatori completino le indagini, inclusa l'analisi dei dispositivi sequestrati ai cinque principali indagati, tra cui il presunto "coordinatore" Tommaso De Giacomo.