Antonio Cassano e Gennaro Gattuso hanno un ottimo rapporto, nato negli spogliatoi del Milane della Nazionale. Lo ha ricordato l'ex calciatore barese ai microfoni di "Viva el Futbol" commentando la nomina di Gattuso a CT della Nazionale. Ed ha anche cercato di spiegare chi è l'uomo Gattuso raccontando alcuni aneddoti.
Il punto di vista
Cassano: “Gattuso è un leader, ci riporterà al Mondiale”.


Gattuso nuovo CT della Nazionale
—Antonio Cassano è certo della bontà della scelta di Gattuso come nuovo CT degli azzurri. Il campione del Mondo del 2006, infatti, è stato scelto per sostituire Spalletti. E non ha nascosto le sue idee, quando gli è stato chiesto di commentare la nomina del suo ex compagno: "Faccio un grandissimo in bocca al lupo a Rino. L'ho sentito prima della sua firma, lo sto sentendo spesso questo periodo. È la scelta migliore che si poteva fare perché è un grandissimo allenatore ed ha una grande personalità". Cassano, inoltre, è convinto che il suo amico riporterà gli azzurri al Mondiale: "Sono convinto che andremo al mondiale con Rino. Se lo merita, come persona e come allenatore".

Gattuso il leader
—Antonio Cassano poi ha parlato di Gattuso come leader, calciatore grintoso e uomo spogliatoio. L'ex Roma e Real Madrid ha spiegato che, fra tutti i grandi campioni con cui ha giocato, Rino Gattuso è quello che per primo sceglierebbe in una sua squadra: "Io ho giocato con tanti grandi giocatori: da Ronaldo il Fenomeno a Zidane, da Totti e Pirlo a van Nistelrooy, passando per Raul, Beckham, Roberto Carlos e Ibrahimovic. Però se mi chiedi di fare una squadra e di scegliere il primo, io dirò sempre Gattuso. Lo prendo sempre, perché ha un entusiasmo contagioso ed ha una grande personalità. Rino è il compagno perfetto, quello che vuoi sempre al tuo fianco. È un leader, quando si allenava andava al 110% e non si risparmiava mai".

L'aneddoto del dito
—Infine, Cassano ha narrato il curioso aneddoto del dito. Dito che Gattuso usava per rimettere in riga proprio il barese, noto bad boy. "Uno dei tanti aneddoti che mi fa impazzire: lui ha un dito che è 14 metri, mi metteva la mano in bocca e mi alzava. Lo faceva quando non avevo voglia di allenarmi o quando mi comportavo in un certo modo. Oppure me le dava in testa".
La motivazione è che Gattuso nello spogliatoio era l'uomo dei valori, quello che faceva rispettare i valori del club o della Nazionale: "Al Milan loro avevano una filosofia, un modo di comportarsi. Nel Milan Rino, dopo che Maldini e Costacurta erano andati via, aveva la leadership, era uno dei pochi della vecchia guardia. Dovevi comportarti bene e lui ti faceva comportare bene".
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